Fiorano Modenese: differenze tra le versioni
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Per merito del vescovo di Modena Ingone, verso il 1030, nacque la chiesa parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista dentro la cinta muraria del castello con relativa torre campanaria ed annesso edificio ad uso di canonica<ref name=guidobucciardi />.
Alla morte della madre [[Beatrice di Lotaringia|Beatrice di Lorena]], avvenuta nel 1076, [[Matilde di Canossa]] entrò in possesso di un vasto territorio che comprendeva anche Fiorano. Il 2 marzo 1108 la contessa Matilde di Canossa in persona si trovava presso il castello di Fiorano nonostante questo fosse di proprietà del vescovo di Modena<ref name=guidobucciardi />. Il vescovo aveva l'onore di accoglierla insieme a parecchi personalità illustri dell'epoca come Alberico figlio di Bulgaro (da Nonantola), Rodolfo da Garfagnano, Azzo da Sala, Alberto di Ioculo, Lanfranco da Savignano ed Alberto di Giampaolo<ref name=guidobucciardi />. Sappiamo della sua presenza grazie alla redazione di un atto, proprio in quel giorno, alla presenza di Matilde e del notaio che scrisse ''Actum in casto Floranelli''<ref name=guidobucciardi /> cioè atto rogato nel castello di Fioranello che in una delle prime volte viene così chiamato.
Il castello fu donato ai [[Pio]] che poi lo vendettero ai Della Rosa di [[Sassuolo]]. Fu poi dei Bonacolsi, dei [[Visconti]], degli [[Este]], per tornare ai [[Pio]], quando a causa della guerra contro il Papa, viene decisa l'autodistruzione (1510).
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