100 metri piani: differenze tra le versioni
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|DetentoreOlimpico = <small>''Maschile:''<br />{{TA|{{Bandiera|JAM}} [[Usain Bolt]] ([[Giochi della XXX Olimpiade|2012]])}}<br />''Femminile:''<br />{{TA|{{Bandiera|JAM}} [[Shelly-Ann Fraser-Pryce]] ([[Giochi della XXX Olimpiade|2012]])}}</small>
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[[File:Women's 100M Final - 28th Summer Universiade 2015 Gwangju.webm|thumb]]▼
I '''100 metri piani''' sono una specialità sia maschile che femminile dell'[[atletica leggera]]; sono una disciplina di [[Velocità (atletica leggera)|velocità]] pura e fanno parte del [[Giochi olimpici estivi|programma olimpico]] sin dalla prima edizione del [[Giochi della I Olimpiade|1896]] (dal [[Giochi della IX Olimpiade|1928]] per quanto riguarda le donne).
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=== Partenza ===
[[File:20070701-nk2007-100m.jpg|thumb|Un momento della fase di partenza dei 100 m piani.]]
I concorrenti si posizionano sui cosiddetti [[blocchi di partenza]]. Lo [[Starter (sport)|starter]] dà prima il segnale vocale di imminenza dalla partenza ed in seguito spara un colpo in aria. In caso di [[falsa partenza]], che si verifica se un atleta si muove prima dello sparo, l'atleta viene immediatamente squalificato. Tale regola è in vigore dal 1º gennaio 2010.<ref>{{cita news|autore=Matteo Moscati|url=http://www.sportlive.it/altri-sport/atletica-squalifica-prma-falsa-partenza-gennaio-2010.html|titolo=Atletica dal 2010 squalifica dopo la prima falsa partenza|sito=sportlive.it|editore=Sport Live|data=12 agosto 2009|accesso=12 luglio 2010}}</ref>
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=== La corsa ===
▲[[File:Women's 100M Final - 28th Summer Universiade 2015 Gwangju.webm|thumb|upright=1.3|Video della finale dei 100 m piani femminili alle Universiadi 2015.]]
[[File:Mennea roma74.jpg|thumb|upright=1.4|L'arrivo vittorioso di [[Pietro Mennea]] (sulla destra) alla finale dei [[100 m]] ai [[Campionati europei di atletica leggera 1974|campionati europei di Roma del 1974]].]]▼
I concorrenti si alzano dai blocchi con tempi di reazione rapidissimi e corrono verso il traguardo. Essendo la distanza più breve dell'atletica outdoor i tempi di percorrenza sono brevissimi, spesso inferiori ai 10 secondi. Frequentemente per conoscere il vincitore è necessario visionare il cosiddetto [[fotofinish]]. Il tempo viene rilevato all'esatto momento del superamento della linea d'arrivo con il torso.
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Ai [[Giochi della XIV Olimpiade|Giochi olimpici di Londra del 1948]], ancora un nero in primo piano e ancora un verdetto contrastato: quello che vede il sorprendente successo dell'ostacolista [[Harrison Dillard|Dillard]] su [[Barney Ewell|Ewell]], che dopo il traguardo esulta a lungo, convinto della vittoria; sarà invece secondo.
▲[[File:Mennea roma74.jpg|thumb|left|upright=1.
I bianchi torneranno a vincere nel [[1952]], ad [[Giochi della XV Olimpiade|Helsinki]], con [[Lindy Remigino]], e nel [[1956]] con [[Bobby Joe Morrow]], che a [[Giochi della XVI Olimpiade|Melbourne]] si aggiudicherà sia i 100 che i [[200 metri piani]]. Anche se i bianchi vincono, i neri battono i record: sempre nel '56, Williams, [[Ira Murchison|Murchison]] e King portano il primato della distanza più breve a 10"1.
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Polemiche a non finire. Gli scettici sostengono che gli starter di Zurigo sono famosi per la loro magnanimità: con le loro partenze "lanciate" (caratterizzate da una minima pausa tra il "pronti" e lo sparo, e dunque prevedibili) favorirebbero i risultati di prestigio, a tutto vantaggio del prestigio del meeting. Fatto sta che, due mesi dopo, il tedesco mette tutti a tacere vincendo l'Olimpiade di Roma.
[[File:Usain Bolt winning.jpg|thumb|upright=1.
A {{OE||1964}}, la medaglia d'oro dei 100 m va a [[Bob Hayes]] con un 10"06 che, in quanto automatico, viene considerato inferiore al tempo manuale di Hary.
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