Teramene: differenze tra le versioni

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=== I Trenta tiranni ===
{{vedi anche|Trenta tiranni}}
Pur mantenendo formalmente la costituzione democratica, i politici ateniesi fautori dell'oligarchia, tornati ad Atene dall'esilio ed appoggiati dagli Spartani, imposero alla città un governo nel quale il potere era esercitato esclusivamente da trenta magistrati, detti i "[[Trenta tiranni]]". Teramene inizialmente aveva avversato questa decisione,<ref name=Diodoro-1314-983-1006>{{Cita|Diodoro Siculo, Bibliotheca historica|XIV, 3,6-7|Diodoro}}.</ref> ma poi fu convinto da Lisandro. Secondo Lisia dieci dei Trenta tiranni furono scelti dai fautori dell'oligarchia, dieci direttamente da Lisandro e dieci da Teramene, che incluse se stesso nel gruppo;<ref>{{Cita|Lisia, Contro Eratostene|6|Lisia}}.</ref> secondo lo storico [[Luciano Canfora]], comunque, questa suddivisione è inverosimile.<ref>{{cita|Canfora 2|p. 69}}.</ref>
 
Ben presto Teramene si scontrò con la politica repressiva ed autoritaria dei suoi colleghi e in particolare di [[Crizia]], capo indiscusso del gruppo,<ref>{{Cita|Senofonte, Elleniche|II, 3,11-14|Senofonte}}.</ref> che instaurò un vero e proprio regime di terrore, mandando a morte parecchi cittadini col solo motivo di essere stati popolari durante il periodo democratico.<ref>{{Cita|Senofonte, Elleniche|II, 3,15|Senofonte}}.</ref>