Statuto dei diritti del contribuente: differenze tra le versioni

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*non-retroattività: contemplata nel [[diritto penale]], anche al contenzioso tributario è esteso il principio per il quale ''l'efficacia di una norma tributaria decorre successivamente'' alla sua approvazione e pubblicazione.
 
*''no taxation without representation'': non si possono estendere tributi esistenti o imporre nuovi tributi per decreto, senza una votazione parlamentare (art. 4).
 
* termini perentori a pena di nullità per la notifica, [[prescrizione]] e produzione di documenti (minimo 30 gg).
 
*limitazione dell'onere della prova: è nulla ogni norma che obbliga il contribuente a tenere prova dei pagamenti per un periodo superiore a dieci anni (art. 8, comma 3); l'amministrazione tributaria non può chiedere al cittadino di produrre documenti o informazioni di cui sono già in possesso altri organi della pubblica amministrazione; deve concedere almeno 30 giorni per produrre qualsiasi documentazione.
 
* principio di correttezza e buona fede: non possono essere irrogate sanzioni se non in presenza di violazioni sostanziali, ossia se non esiste debito di imposta; se i ritardi dipendono da errori dell'amministrazione oppure da un oggettiva incertezza della legge.
 
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L’art. 13 istituisce il Garante del contribuente che provvede su richiesta del contribuente ad accertare se effettivamente vi siano state violazioni perpetrate dai Funzionari civili o militari dell’amministrazione finanziaria. Sono enunciati tutti i poteri che tale figura ha per poter espletare il compito affidatogli.
 
I restanti articoli (artt. 14-21) trattano delle garanzie ai contribuenti all’estero al codice di comportamento per il personale addetto alle verifiche tributarie. <br />
 
== Analisi ==
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Risulta inoltre assente anche un principio di proporzionalità fra sanzione (la pena) e la gravità del "reato", solo parzialmente rimediata da una sentenza della Cassazione che vieta il [[pignoramento]] di beni immobili per somme iscritte a ruolo inferiori ai 10.000 euro.
 
{{senza fonte|L'Ordine dei Commercialisti ha proposto a più riprese di elevare lo Statuto dei diritti del contribuente a legge costituzionale. <br />
La Corte di Cassazione ha più volte ribadito questa ipotesi, richiamando lo Statuto come una fonte del diritto primaria per i principi sanciti, rispetto a norme tributarie ordinarie.}}
 
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:2000-07-27;212 |Testo della legge 27 luglio 2000, n. 212 "''Disposizioni in materia di statuto dei diritti del contribuente''" (GU n.177 del 31-7-2000)]}}
 
==Testi normativi==