Gerulata: differenze tra le versioni

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'''''Gerulata''''' era un [[castrum|forte romano]]'' [[auxilia|ausiliario]]'' che faceva parte della catena di postazioni militari presenti lungo il ''[[limes danubiano]]'' nel [[limes pannonicus|settore pannonico]]. Si trova nei pressi della cittadina di [[Rusovce]] in [[Slovacchia]], a pochi chilometri ad ovest di [[Bratislava]].
 
== Nome ==
Il forte di ''Gerulata'' fu menzionato per la prima volta sia nella ''[[Tabula Peutingeriana]]'',<ref>''[[Tabula Peutingeriana]]'', [http://www.hs-augsburg.de/~harsch/Chronologia/Lspost03/Tabula/tab_pe06.html VI segmento].</ref> sia nella ''[[Notitia dignitatum]]'' accanto alla lista delle truppe del ''[[Dux Pannoniae primae et Norici ripensis]]''.<ref name="NotOcc34">[[Notitia dignitatum|Not.Dign.]], ''Occ''., XXXIV.</ref>
 
== Posizione ==
{{Vedi anche|Limes pannonicus}}
 
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Dalla fortezza legionaria di ''[[Carnuntum]]'' si diramavano due strade. La prima conducava al forte di ''[[Ad Flexum]]'' dopo circa 23 km, mentre la seconda a ''Gerulata'' dopo 20 km circa. [[Rusovce]] rappresenta oggi uno dei tre piccoli comuni a sud dell'attuale [[Bratislava]]. L'area del forte si trova su un pianoro di forma quasi rettangolare (alto 130-136 m [[sul livello del mare|s.l.m.]]) lungo il fiume Danubio. La distanza dal corso principale del Danubio è di circa 1,3 chilometri.
 
== Il forte ==
=== Storia ===
{{Vedi anche|Limes pannonicus}}
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Con le riforme di [[riforma dioclezianea dell'esercito romano|Diocleziano]] e poi di [[riforma costantiniana dell'esercito romano|Costantino il Grande]] degli inizi del [[IV secolo]], l'area del forte venne ridotta notevolmente e le fortificazioni subirono una conversione in una tipica struttura tardo-antica con torri a "ferro di cavallo". Probabilmente in occasione delle [[campagne suebo-sarmatiche di Valentiniano I]] degli anni [[374]] e [[375]], il forte già ridotto venne trasformato, come tanti altri della zona (tra cui quello di ''[[Cannabiaca]]''), in una città fortificata per proteggere la popolazione circostante (''oppidum''). Il sito venne infine completamente abbandonato con l'assegnazione della [[Pannonia (provincia romana)|Pannonia]] agli [[Unni]] nel [[433]] circa.
 
=== Struttura ===
{{Vedi anche|Castrum}}
 
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Il primo accampamento venne costruito in legno e terra. Era posizionato sulla riva occidentale del canale di Rusovcer, nel nord-est della città di [[Rusovce]], vicino all'antico "letto" del fiume Danubio. La profondità del fossato circostante il forte sembra che oscillasse tra 1,3 ed 1,8 metri, mentre la sua larghezza era pari a circa 5 metri. Si è quindi indagata una sezione del muro sud-ovest per una lunghezza di 27 metri. L'angolo orientale è stato invece rimosso dal Danubio, consentendo limitati sondaggi di questa sezione di forte. Dalla ''[[terra sigillata]]'' rinvenuta, di tipo gallico e dell'Italia settentrionale, si è giunti alla conclusione che il campo fu costruito al tempo di Domiziano. La larghezza massima del forte è stato stimato in circa 113 metri.
 
Degli edifici interni è stata scoperta un baraccamento del periodo di Domiziano o [[Traiano]] lungo la strada 65. Le sue pareti erano fatte in legno, intonacate e dipinte con malta. Vi erano in totale quattro stanze lungo due fila parallele e due piccoli forni. Essi erano orientati nella direzione verticale del canale Rusovcer. Questa struttura venne distrutta, sulla base delle indagini archeologiche, da un incendio. La prima stanza era misurava 3,1-3,12 metri di larghezza e 2,20-2,70 metri di lunghezza. L'intonaco era ancora conservato per uno spoessorespessore di quattro centimetri nell'angolo nord-est, fino ai 40 cm. Il colore grigio dell'intonaco era dovuto ad un rapporto calce-sabbia pari a 5:1. In alcune parti del muro sonossono stati trovati tre strati sovrapposti di intonocaintonaco. Il pavimento era costituito da terra battuta. Tra la camera 1 e 2 vi era, quindi, un corridoio largo tra i 60 e gli 80 centimetri. Il muro tra le camere 1 e 4 era invece largo 25 cm.
 
La seconda stanza misurava 3,02-3,10 metri × 3,60 metri. L'intonaco è stato conservato per un massimo di 15 centimetri. Il muro della terza stanza era largo 14 cm. Gli elementi portanti della struttura erano posti ai quattro lati della stanza. Si trattava di aste spesse 1,5/2 pollici (probabilmente di pino). In questa stanza il pavimento fu fatto con cura. Era formato da uno strato di ghiaia o frammenti di laterizi minutamente frantumati e malta fine a base di calce aerea (chiamato dai romani ''[[opus signinum]]'').
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== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore1=Herwig Friesinger & |autore2=[[Friedrich Krinzinger|Fritz Krinzinger]], ''|titolo=Der römische Limes in Österreich'', edito da |editore=Österreichischen Akademie der Wissenschaften, |città=Wien |anno=2002, |ISBN =3-7001-2618-2, S. |pp=278-280.}}
* {{cita news|autore1=Vladimir Vlasak con il contributo di |autore2=Eva Kolnikova & |autore3=Klára Kuzmová, ''|titolo=Das Römische Lager von Rusovce-Gerulata. Ein Beitrag zu Lokalisierung und Anfängen'', in ''|pubblicazione=Jahrbuch des Römisch-Germanischen Zentralmuseum Mainz'', vol. |volume=43, Bonn |anno=1998, |pp. =531-589.}}
* {{cita news|autore=Titus Kolník, ''|titolo=Römische Stationen im slowakischen Abschnitt des nordpannonischen Limesvorlandes'', in ''|pubblicazione=Archeologické Rozhledy'', n.|numero=38, |anno=1986, |pp. =411–434 e, 467–472.}}
* K. Pieta{{cita &conferenza|autore1=Karol V.Pieta|autore2=Veronika Plachá, ''|capitolo=Die ersten Römer im nördlichen Mitteldonauraum im Lichte neuer Grabungen in Devín'', in ''|titolo=Germanen beiderseits des spätantiken Limes'',|conferenza=Materialien Kölndes 1999X. Internationalen Symposiums Grundprobleme der frühgeschichtlichen Entwicklung im nördlichen Mitteldonaugebiet, ppXanten vom 2.-6. Dezember 1997|curatore=Thomas Fischer, Gundolf Precht e Jaroslav Tejral|editore=Archäologisches Instiut der Universität zu Köln|città=Köln|anno=1999|pp=179–205.}}
* V.{{cita news|autore1=Veronika Plachá & K.|autore2=Karol Pieta, ''|titolo=Die Römerzeitliche Besiedlung von Bratislava – Devín'', in ''|pubblicazione=Archeologické Rozhledy'' n. |numero=38, |anno=1986, |pp. =339–357.}}
* Ludmilla Kraskovska: ''Gerulata-Rusovce, das römische Gräberfeld I'', in ''Slovenske Narodne Muzeum/Museum Nationale Slovacum, Institutum Archeologicum, Gerulata-Rusovce'', Rimske Pohrebisko I, Fontes, vol. II, Osveta, Martin 1974, Deutsche Zusammenfassung, pp. 117 e 165-166.
* [[{{cita libro|autore=Zsolt Visy]], ''|titolo=Der pannonische Limes in Ungarn'',|editore=Konrad Theiss|città=Stuttgart|anno=1988, |ISBN =963-13-2431-1, |pp. =41–40.}}
* Zsolt Visy, ''The ripa Pannonica in Hungary'', Akadémiai Kiadó, Budapest 2003, ISBN 9630579804.
* Jaroslava Schmidtova, ''Die vorrömische und frührömische Besiedlung von Gerulata'', pp. 133 - 137, Franz Humer (a cura di), in ''Legionsadler und Druidenstab. Vom Legionslager zur Donaumetropole'' (''Katalog des Niederösterreichischen Landesmuseums'' NF 462; catalogo della mostra presso il Museo archeologico di ''Carnuntum''-Bad Deutsch-Altenburg, dal 21 marzo 2006 all'11 novembre 2007), vol. II, St. Pölten 2006, ISBN 3-85460-229-4.
* {{cita libro|autore=Werner Jobst, ''|titolo=Provinzhauptstadt Carnuntum. Österreichs größte archäologische Landschaft'', |editore=Österreichischer Bundesverlag, |città=Wien |anno=1983, |ISBN =3-215-04441-2.}}
 
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