Valdagno: differenze tra le versioni

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Gran parte della sistemazione urbanistica della città risale al [[XVIII secolo|Settecento]], nel periodo della [[Repubblica Veneta]]. Entrando in Valdagno imboccando viale Regina Margherita, andando verso il centro storico si incontra l'ex convento di S. Maria delle Grazie, antico complesso risalente al [[XVI secolo|Cinquecento]]. A pochi passi dall'ex convento si incontra Villa Valle, Orsini-Marzotto ora Centro Culturale Comunale "Gaetano Marzotto", che ospita la Biblioteca Civica e la Galleria Civica d'Arte Moderna. Per valore artistico è la villa più importante di Valdagno. Il salone d'onore è un ampio spazio passante dall'una all'altra parte della villa, secondo lo schema della villa veneta; la sua altezza è equivalente a quella di due piani e risulta illuminato da dodici aperture. Il salone è arricchito da quattro porte, con frontoni triangolari sui quali si adagiano due figure scolpite a tutto tondo che rappresentano le stagioni e i quattro elementi vitali: la terra, il fuoco, l'acqua e l'aria. Nei due lati brevi del salone d'onore corrono in alto due ballatoi in legno, che collegano le due ali al primo piano della villa. Nelle vicinanze di Villa Valle si trovano: Villa Gajanigo Barbieri. Bella costruzione dalla facciata [[neoclassica]], visibile al di là di una cancellata in ferro, fu progettata sul finire del Settecento dall'architetto vicentino Carlo Barrera.
Villa Zanuso, ora Fontanari. È un esempio di architettura della seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]]. A lato della villa sorge un edificio che ospitava una delle tante filande di seta operanti nel valdagnese sino agli inizi del [[XX secolo|Novecento]]. Sul finire dell'[[XIX secolo|Ottocento]] in tutto il territorio ce n'erano ben diciotto. Caratteristica la torretta a pianta circolare costruita con sassi a vista bianchi e neri, che si innalza attorcigliata da un'esile scala esterna.
IlSulla duomopiazza omonima si affaccia il Duomo di San Clemente (XVIII secolo), nella parete di fondo della Sacrestia è murata la grande [[Ancona di San Clemente]], polittico in pietra dipinta che reca la data "1445". Il Duomo ospita anche 9 pregiate [[Campane alla veronese]] in tono di [[Do (nota)|do<sub>3</sub>]].
In centro storico, lungo Corso Italia, su ambo i lati, si trovano numerosi edifici che meritano attenzione. Di fronte a Palazzo Festari sorge Palazzo Nanti, ora sede di una Banca, altro esempio di architettura di fine Seicento. Particolare attenzione merita l'elegante chiostro situato all'interno del palazzo stesso. Confinante con Palazzo Nanti si trova il Palazzo Comunale, edificato su un preesistente edificio. Si tratta di architettura del tardo [[XIX secolo|Ottocento]]. Degno di nota è Palazzo Pedoni la cui facciata prospiciente il Corso e la Piazza del Comune si presenta come un'elegante espressione architettonica di ascendenza [[XVII secolo|seicentesca]] con delicate forme barocche, riscontrabili, soprattutto nel poggiolo e nel portale.<ref>{{cita|Noi Cittadini|, pag. |harv=}}</ref>
[[File:Valdagno.jpg|thumb|Valdagno, viale Trento, anni 50]]