Plasmalogeni: differenze tra le versioni

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I plasmalogeni, principalmente [[plasmenilcolina]] e [[plasmeniletanolammina]], costituiscono circa il 18% dei fosfolipidi delle [[membrana cellulare|membrane]] delle [[cellula|cellule]] umane, con preferenza per le cellule eccitabili, cellule miocardiche, [[cellula muscolare|cellule muscolari striate]] e [[cellula nervosa|cellule nervose]].
 
La funzione dei plasmalogeni nelle membrane cellulari non è del tutto chiara, tuttavia si ritiene che essi possano comportarsi da antiossidanti endogeni, poiché il gruppo vinil-etere può legare [[radicali liberi]] (avendo sì funzione di ''scavenger'', cioè di "spazzino", verso i radicali liberi). Altre importanti funzioni sono state suggerite: partecipazione alla fusione delle membrane cellulari, per la loro maggiore propensione alla formazione della fase esagonale rispetto ai di-acil-fosfogliceridi; modulazione della fluidità di membrana, per il loro doppio legame cis (non trans come si rinviene nei di-acil-fosfogliceridi insaturi) hanno un effetto inibente sul movimento delle catene grasse; partecipazione ai processi di trasmissione dei segnali dalla membrana cellulare verso l'interno della cellula.
 
Le prime due reazioni del processo di [[biosintesi]] dei plasmalogeni (e degli altri fosfogliceridi eteri) avvengono nei [[perossisoma|perossisomi]], mentre le altre si svolgono, come nel caso dei di-acil-fosfogliceridi, nel [[reticolo endoplasmatico]] liscio. Le due reazioni che si verificano nei perossisomi sono [[catalizzatore|catalizzate]] dagli enzimi DAPAT ([[diidrossiacetonefosfato]] [[aciltransferasi]]) e ADAPS ([[alchilgliceronefosfato]] [[sintetasi]]).