Debriefing: differenze tra le versioni

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Fin dalla sua proposta iniziale, il Debriefing ha conosciuto rapido sviluppo ed un notevole successo nell'ambito della [[psicologia dell'emergenza]], arrivando ad esserne forse la tecnica operativa più conosciuta e diffusa. Verso la metà degli anni '90, il CISD era divenuto la tecnica standard per la gestione di eventi critici che coinvolgessero un gruppo più o meno strutturato di persone, e le ricerche sulla sua efficacia ed applicabilità divennero il ''mainstream'' della ricerca psicotraumatologica d'urgenza.
La maggior parte dei clinici lo riteneva un'importante tecnica di prevenzione dell'insorgenza di eventuali forme post-traumatiche nelle persone esposte ad incidenti critici. <ref>Dyregrov, A. (1997) ''The Process of Psychological Debriefing'', Journal of Traumatic Stress, 10, 589-604.</ref>
 
A partire dai primi anni del nuovo secolo, con la pubblicazione di alcuni importanti articoli di review e meta-analisi della sua efficacia, iniziarono ad essere sollevati dubbi sull'efficacia della tecnica nell'ottenere tale risultato: in molti casi, infatti, il suo profilo di efficacia nella prevenzione del [[PTSD]] risultava scarso se non nullo, ed in letteratura iniziarono ad essere discussi gli occasionali effetti iatrogeni della procedura stessa<ref>Richard J McNally, Richard A Bryant, Anke Ehlers (2003). ''Does early psychological intervention promote recovery from posttraumatic stress?''. Psychological Science in the Public Interest, 4 (2), 45–79.</ref>.
 
Il bias prevalente nella ricerca precedente venne individuato proprio nell'"aspettativa magica" di molti clinici rispetto alla procedura del Debriefing, aspettativa legata ad un atteggiamento estremamente ottimistico rispetto alla tecnica stessa. Effettivamente, ritenere che una singola sessione di elaborazione gruppale di un gravissimo incidente critico, della durata media di 90 minuti, possa annullare il rischio di sviluppare a mesi di distanza un [[PTSD|disturbo post-traumatico]] in soggetti predisposti è indubbiamente molto ottimistico, ed in contrasto con i dati clinici [[psicotraumatologia|psicotraumatologici]], dati che sottolineano come, seppure il rischio di sviluppo di un [[PTSD]] sia comunque mediamente molto basso anche in coloro che presentano reazioni emotive patologiche nell'immediato post-evento, gli interventi clinico-preventivi efficaci non possano mai essere del tipo "one-shot" (occasionali), ma debbano essere al contrario molto più ampi e complessi (ad esempio, attraverso il ricorso ad una completa procedura [[CISM]])<ref>Young, B. (et al.) (2002) ''L'Assistenza Psicologica nelle Emergenze'', Trento, Centro Studi Erickson</ref>.
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== Collegamenti esterni ==
 
* [{{cita web|http://www.trauma-pages.com/s/cisd-refs.php |La bibliografia di riferimento internazionale sulla letteratura scientifica relativa al Debriefing]}}
 
[[Categoria:Psicologia dell'emergenza]]
[[Categoria:psicoterapiaPsicoterapia]]