Hugo Pratt: differenze tra le versioni
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===Dopo la Seconda guerra mondiale===
Superato, tra mille difficoltà, aderì alla [[RSI]] e nel controverso periodo [[Seconda guerra mondiale|bellico]] (nell'[[autunno]] del [[1944|'44]] le [[Schutzstaffel|SS]] per poco non lo fucilavano, credendolo una spia [[Sudafrica|sudafricana]]), Pratt tornò a Venezia con gli Alleati, dove organizzò spettacoli per le truppe della coalizione vincitrice. La sua vocazione era però quella di raccontare storie, simili a quelle con le quali era cresciuto, storie e [[romanzo|romanzi]] di [[James Oliver Curwood]], [[Zane Gray]], [[Kenneth Roberts]], e ancora i fumetti di [[Lyman Young]] (''Cino e Franco''), [[Will Eisner]] ([[The Spirit]]) e soprattutto [[Milton Caniff]] (''Terry e i pirati''). Fondò allora la testata Albo Uragano, in collaborazione con [[Mauro Faustinelli]] e [[Alberto Ongaro]] e che dal [[1947]] divenne [[Asso di Picche - Comics]], dal nome del suo personaggio di punta, un eroe mascherato dall'aderente costume giallo.
La rivista attirò numerosi giovani talenti, come [[Dino Battaglia]], [[Rinaldo D'Ami]], [[Giorgio Bellavitis]], mentre il personaggio di [[Asso di Picche]] riscuoteva sempre maggior successo, soprattutto in [[Argentina]], dove Pratt si trasferì, su invito della Editorial Abril, con altri amici del ''Gruppo di Venezia'' e vi risiedette, nella città di [[Buenos Aires]], per ben tredici anni.
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