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L'[[Imam]] di [[Cordova]] Al-Qurtubi ([[1214]]-[[1273]] nella sua rinomata [[esegesi]] afferma che, nel suddetto versetto secondo [[Wahb ibn Munabbih]], ''Sakinah'' è uno spirito emanato da Dio che parla e, nel caso degli Israeliti, quando alcuni erano in disaccordo riguardo ad una questione, tale spirito veniva a chiarire la situazione, ed era inoltre causa di vittorie nelle guerre. Secondo [[Ali ibn Abi Talib]], "Sakinah è un dolce vento, una brezza, il cui volto è come volto umano". Mujahid asserisce che "quando Sakinah mirava un nemico, questi veniva sconfitto", e ibn Atiyyah parla dell'[[Arca dell'Alleanza]] (''at-Tabut''), con cui era associata la Sakinah, sostenendo che le anime lì trovavano pace, calore, amicizia e forza.<ref>[[Karen Armstrong]] afferma: "La sakinah... sembra correlarsi con la [[Shekhinah]] ebraica, il termine della presenza di Dio nel mondo" - si veda il suo ''Muhammad: A Biography of the Prophet'', [[HarperCollins|HarperOne]], 1992, p. 224. ISBN 0-06-250014-7</ref>
Il [[giurista]] [[Muslim ibn al-Hajjaj]] ([[817]]–[[870]]) nel suo ''[[Sahih Muslim]]'', dice che un certo uomo (durante il tempo di [[Maometto]]), stava recitando la [http://www.sufi.it/corano/18.htm sura al-Kahf] dal Quran vicino al suo cavallo legato ad un palo, e mentre recitava, una nube lo avvolse, che roteava e decresceva, la cui vista fece imbizzarrire e saltare il cavallo, cosicché quando venne il mattino, l'uomo andò da Maometto e lo informò dell'accaduto, per cui Maometto rispose che era stata la Sakinah a discendere a motivo del Corano.<ref name=abdulmawjood>{{cita libro|autore=Salahuddin `Ali Abdul Mawjood|curatore=trad. da Abu Bakr Ibn Nasir|titolo=The Biography of Imam Muslim bin al-Hajjaj|year=2007|editore=Darussalam|città=Riyadh|isbn=9960988198|lingua=en}}
Secondo le tradizioni [[Sunnismo|sunnite]], quando Maometto era perseguitato alla [[Mecca]] e venne per lui il tempo di emigrare a Madinah ([[Medina]]), si rifugiò temporaneamente presso il suo [[Sahaba|compagno]] [[Abū Bakr]] nella grotta di Thawr. Mentre si nascondevano dai Mekkani che li cercavano, fu a Thawr che Dio fece discendere la Sua ''sakina'' su entrambi, proteggendoli dai loro nemici.<ref>[http://www.masud.co.uk/ISLAM/ahm/newmadhh.htm "Uunderstanding the Four Madhhabs"], di Abdal-Hakim Murad, su ''masud.co.uk/ISLAM''.</ref> Secondo il [[sufismo]], fu a Thawr che Abū Bakr venne benedetto coi segreti divini la cui trasmissione alle successive generazioni formò il percorso [[Naqshbandiyya|Naqshbandiyya]] del sufismo stesso. Fu questa esperienza che fece affermare al secondo [[califfo]] [[Umar]] ([[581]]-[[644]]) che "tutto il bene che Umar ha fatto non potrà mai equivalere alla sola virtù di Abū Bakr quale [[Sahaba|compagno]] di [[Maometto]] alla grotta di Thawr".<ref>[http://ignca.nic.in/cd_09018.htm "The Sufi Paradigm of Peace-Making"], Mohammad Reza Rikhtehgaran, su ''INGCA''.<small>URL consultato 23 settembre 2015</small></ref>
Il nipote di Maometto, [[al-Husayn ibn Ali]], chiamò una delle sue figlie "Sakina". Morì tragicamente in un carcere [[Siria|siriano]] durante la prigionia della famiglia di al-Husayn, composta più che altro da donne e bambini, che avevano sopravvissuto alla [[Battaglia di Kerbela]]. Sakina fu la prima persona nella storia dell'[[Islam]] ad essere chiamata con tale nome. È correntemente un nome femminile popolare nella maggior parte delle culture islamiche.<ref>[http://www.britannica.com/biography/al-Husayn-ibn-Ali-Muslim-leader-and-martyr "Al-Ḥusayn ibn ʿAlī"], voce della ''[[Encyclopaedia Britannica]]'' Online.<small>URL consultato 24 settembre 2015</small></ref><ref>[[Wilferd Madelung]], [https://books.google.co.uk/books?id=2QKBUwBUWWkC&redir_esc=y ''The Succession to Muhammad: A Study of the Early Caliphate''], Cambridge University Press, 1997, ''s.v.'' "Sakina".</ref>
== Studi contemporanei ==
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