Douglas DC-2: differenze tra le versioni
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[[File:Douglas DC-2.jpg|thumb|left|Douglas DC-2]]
Il processo di sviluppo del DC-2 riguardò prevalentemente l'impiego di motori di diverso modello rispetto all'originale [[Wright R-1820|Wright Cyclone]]; in alcuni casi furono anche variate la configurazione delle porte o le finiture interne, in funzione dell'impiego cui erano destinati i singoli esemplari. La struttura, al contrario, non subì particolari modifiche, poiché lo sviluppo del modello venne ben presto indirizzato verso il DC-3: l'ultimo esemplare in configurazione "commerciale" uscì infatti dagli impianti di [[Santa Monica (Stati Uniti d'America)|Santa Monica]] nel corso del 1937, seguito due anni dopo dall'ultimo velivolo militare, classificato dall'USAAC come C-42<ref name=UWP/>. Dal DC-2 i tecnici della Douglas svilupparono anche il progetto del ''Douglas Bomber 1'', che sarebbe entrato in servizio con l'USAAC come [[Douglas B-18 Bolo|B-18 Bolo]].
== Tecnica ==
=== Cellula ===
Il Douglas DC-2 era un monoplano bimotore dalla struttura interamente metallica, caratterizzato dalla configurazione ad [[ala (aeronautica)|ala bassa]]; la [[fusoliera]], dalla profonda [[sezione (geometria)|sezione]] rettangolare, poteva ospitare fino a quattordici passeggeri e terminava nella sezione di coda leggermente rastremata fino a dare vita all'[[impennaggio]] di tipo classico, con il piano orizzontale disposto sulla mezzeria della fusoliera, al di sotto del piano verticale. La [[cabina di pilotaggio]] era completamente chiusa, con ampia vetratura frontale.
L'ala era disposta in posizione avanzata rispetto al centro della fusoliera; ogni semiala era suddivisa in due sezioni: la sezione interna, di lunghezza minore, era dritta ed alloggiava le [[gondola (aviazione)|gondole]] dei motori mentre la sezione esterna si contraddistingueva per il disegno rastremato del bordo d'entrata in direzione dell'estremità e per l'andamento rettilineo del bordo d'uscita. La sezione esterna formava anche un apprezzabile [[diedro (aeronautica)|angolo diedro]] positivo con la sezione interna.
Il [[carrello d'atterraggio]] era di tipo triciclo posteriore: i due elementi principali, monoruota, erano costituiti da due elementi tubolari che si ritraevano, con movimento rettilineo contrario al senso di marcia, all'interno delle gondole dei motori lasciando sporgere solo parzialmente le ruote. Al posteriore era presente un ruotino d'appoggio, sterzante e non retraibile.
Alcuni esemplari delle varianti ad uso militare furono realizzati combinando elementi strutturali del successivo DC-3 finendo per essere, per tale ragione, soprannominati "DC-2 e ½".
=== Motore ===
Il DC-2 nacque abbinato a due motori Wright R-1820 Cyclone 9: si trattava di [[motore radiale|motori radiali]] a nove [[cilindro (meccanica)|cilindri]] raffreddati [[raffreddamento ad aria]] il cui sviluppo portò all'impiego di successive versioni di sempre maggior [[potenza (fisica)|potenza]] e che equipaggiarono la grande maggioranza dei velivoli prodotti.
In alcuni casi, rispettivamente contraddistinti dalla denominazione DC-2A e DC-2B, vennero installati motori [[Pratt & Whitney R-1690]] Hornet o i britannici [[Bristol Pegasus]]. Un singolo semplare destinato all'USAAC fu dotato di una coppia di [[Pratt & Whitney R-1830]], anche in questo caso analogamente al successore DC-3.
In tutti i casi i motori azionavano [[elica|eliche]] tripala metalliche, a passo variabile.
== Versioni ==
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