Fiorano Modenese: differenze tra le versioni
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I duchi di Modena bevevano il vino delle colline modenesi, specialmente quello di Fiorano<ref name="guidobucciardi9" />. Il 28 agosto 1677 un proclama ducale ordinava a tutti i sudditi di Fiorano e Spezzano, che avessero intenzione di vendere dell'uva, di recarsi alla Cantina Ducale per notificare la quantità e la qualità del loro prodotto così da consentire agli ufficiali della Cantina di garantirsi l'uva migliore per la produzione del vino ducale<ref name="guidobucciardi9" />.
Quando Filippo Antonio Coccapani morì il 5 marzo 1723 Fiorano passò quindi al figlio Luigi che lo mantenne fino alla sua morte nel 1755<ref name="guidobucciardi9" />. A Luigi
La chiesa parrocchiale di Fiorano fu riedificata tra il 1744 ed il 1747<ref name=messoriventuristoria/>. Sempre nel 1747 fu costruito l'attuale municipio<ref name=messoriventuristoria/>.
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Dal 1810 al 1859 tutta l'area di Fiorano viene accorpata al comune di Sassuolo<ref name=messoriventuristoria/>. Con il decreto dittatoriale di [[Luigi Carlo Farini]] del 27 dicembre 1859 Fiorano riacquista la propria autonomia comunale<ref>[[S:it:Decreto del 27 dicembre 1859, n. 79]] con il quale Fiorano riacquista la propria autonomia da Sassuolo</ref>. Il primo consiglio comunale si tenne il 23 marzo 1860<ref name=messoriventuristoria/>.
Nel 1866 inizia il restauro del [[Santuario della Beata Vergine del Castello]]<ref name=messoriventuristoria/>.
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