Questo è stato il film più personale di Van Damme perché ha preso parte rilevante anche in tutti quelli che sono gli altri aspetti fondamentali del film e non solo come principale interprete a livello attoriale. La causa principale per la quale il film ha avuto un ritardouna notevole difficoltà nella sua distribuzione su larga scala, non è completamente chiara, ma è stata attribuita all'insoddisfazione che Van Damme ha percepito da una parte consistente del pubblico al [[Festival di Cannes]], soprattutto per quanto riguarda il montaggio. Van Damme s'è preso così la responsabilità di ritornare a montare il lungometraggio, introducendo più scene d'azione aggiuntive rispetto a quelle che sono già presenti.<ref>{{Cita news|url=http://www.impactonline.co/news/634-van-damme-explores-a-path-retaken}}</ref>. In un'intervista ha ammesso la notevole difficoltà nel gestire tutta la fase complessa di [[post-produzione]] del film, dovuta alla poca esperienza che reca nelle vesti di montatore, di supervisore e di quelle competenze che vengono specificamente richieste di avere in quell'ambito. D'altra parte, Van Damme ha dichiarato che l'aver diretto e non solo interpretato questa pellicola è stata un'esperienza unica e molto coinvolgente, che gli ha permesso di evolversi di più anche a livello personale."<ref>{{Cita news|url= http://www.cityonfire.com/jean-claude-van-damme-is-on-the-eagle-path/}}</ref>.
Nel cast, hanno avuto un ruolo di minor calibro anche i figli [[Blanca Bree]] e [[Kristopher Van Varenberg]].