Guglielmo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
=== I primi anni ===
L'esatta data di nascita di Guglielmo è sconosciuta, ma si colloca tra il [[1056]] e il [[1060]]. Nacque nel [[Ducato di Normandia]], posseduto dal padre, e che sarà ereditato dal fratello maggiore [[Roberto II di Normandia]].<br />Quando Guglielmo era ancora un ragazzo suo fratello, [[Riccardo di Normandia|Riccardo]], il secondogenito morì, in un anno imprecisato, durante una partita di caccia, morì nella [[New Forest]], vicino a [[Southampton]], lo stesso posto dove circa vent'anni dopo morirono sia Guglielmo II, che un loro nipote anche lui di nome [[Roberto II di Normandia#Discendenza|Riccardo]], figlio illegittimo del [[duca di Normandia]], [[Roberto II di Normandia|Roberto II]], come ricorda il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon''<ref name=Florentii>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n70/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pag. 45]</ref>.
 
Prediletto del padre, Guglielmo gli succedette sul trono d'Inghilterra quando questi morì, infatti Guglielmo I sul letto di morte aveva riconosciuto che il [[Ducato di Normandia]] avrebbe dovuto essere affidato al figlio primogenito, [[Roberto II di Normandia|Roberto Cosciacorta o il Corto]], nonostante il suo comportamento irriguardoso, mentre lasciò scritto all'[[Arcivescovo di Canterbury]], [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], che il [[Regno d'Inghilterra]] andasse al suo figlio maschio terzogenito Guglielmo il Rosso (il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations'', conferma che il fratellastro di Guglielmo I, [[Oddone di Bayeux]], con tanti altri che erano stati incarcerati, furono liberati, per ordine di Gugliemo il Conquistatore, che dispose che il figlio primogenito, Roberto, ottenesse il titolo di [[duca di Normandia]], mentre il [[regno d'Inghilterra]] andasse al secondogenito, Guglielmo detto il Rosso<ref name=Worcester>{{en}} [http://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1087, pag. 185]</ref>).
 
Guglielmo abbandonò il padre morente a [[Rouen]], secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', si precipitò a [[Winchester (Hampshire)|Winchester]], a prendere possesso del tesoro reale e poi si recò a [[Londra]] da Lanfranco e il 26 settembre fu incoronato in [[Westminster]]<ref name=Florenti>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n46/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagine 20 e 21]</ref>.
 
Il fratello, Roberto, rientrato dall'esilio, denunciò Guglielmo come usurpatore, ma, poco dopo, giunse ad un accordo con il fratello per nominarsi eredi a vicenda.
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=== Inghilterra e Francia ===
{{Casa dei Normanni}}
Questa pace durò tuttavia meno di un anno. Infatti la divisione tra Inghilterra e Normandia presentò un dilemma per quei nobili che avevano possedimenti su entrambi i lati della [[La Manica|Manica]]. Siccome Guglielmo il Rosso e Roberto erano rivali naturali, i nobili non potevano sperare di compiacere entrambi i loro signori, e quindi correvano il rischio di perdere il favore dell'uno o dell'altro (o di entrambi). Con l'intento di unire ancora una volta Inghilterra e Normandia sotto un unico governante; nel [[1088]] essi si rivoltarono allora contro Guglielmo il Rosso, in favore di Roberto, ritenuto di carattere più debole del fratello Guglielmo il Rosso e quindi migliore per gli interessi della nobiltà<ref name=Cor>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 56</ref>.
 
La rivolta per dare il trono inglese a Roberto fu capeggiata dal conte del Kent, il potente vescovo [[Oddone di Bayeux]]<ref name=Cor/>, zio sia di Guglielmo che di Roberto, come conferma anche il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations (London)''<ref name=Worceste>{{en}} [http://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1088, pag. 186]</ref>, liberato dopo cinque anni di prigionia<ref>[[Oddone di Bayeux]] riteneva l'[[Arcivescovo di Canterbury]], [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]] responsabile delle sue disgrazie e voleva vendicarsi.</ref>. Si erano formati due partiti<ref name=Halphen>Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II , pag. 784</ref> e Guglielmo il Rosso, che aveva l'appoggio della maggioranza del clero<ref name=Co>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 57</ref>, comunque, riuscì a chiamare a raccolta gli inglesi (i nativi che fornirono i combattenti a piedi) e a sconfiggere, nel corso del [[1088]], la ribellione, forte soprattutto nel [[Kent]] e nel [[Sussex]], organizzata intorno a Oddone e suo fratello, il [[conte di Cornovaglia]], [[Roberto di Mortain]]<ref name=Co/>, anche perché Roberto Cosciacorta o il Corto, come sempre a corto di denaro non si fece vivo in Inghilterra a sostenere i suoi seguaci<ref name=Co/>.
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Gran parte del regno di Guglielmo II fu speso in aspre discussioni con la Chiesa; nel [[1089]], dopo la morte di [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], [[Arcivescovo di Canterbury]], egli si appropriò di entrate ecclesiastiche alle quali non aveva diritto, e per questo venne molto criticato. In questa attività fu aiutato dal suo nuovo consigliere, [[Rainulfo Flambard]], già al servizio di suo padre<ref name=C/>, che, divenuto tesoriere, escogitò nuovi sistemi di esazione, guadagnandosi l'odio della popolazione, ma resero felice re Guglielmo il Rosso<ref name=C/>; Flambard suggerì al re di lasciare vacante la sede di [[Canterbury]], impossessandosi delle rimesse che forniva<ref name=C/>.
 
Solo nel [[1093]], Guglielmo permise tale nomina dell'abate di [[Bec]], [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]], il discepolo favorito di Lanfranco<ref name=CORB>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 62</ref>, perché era gravemente malato<ref name=CORB/>; Anselmo accettò con la promessa della conseguente restituzione dei benefici ecclesiastici ed il riconoscimento di [[papa Urbano II]], contro l'[[antipapa Clemente III]]<ref name=CORB/>.
 
Dopo che Anselmo era stato nominato [[Arcivescovo di Canterbury]], si pervenne ad un lungo periodo di animosità tra Chiesa e Stato. Guglielmo e Anselmo si trovarono in disaccordo su diverse questioni ecclesiastiche ed anche economiche sulla divisione delle rendite dell'arcivescovado, poiché Guglielmo II, appena guarito, non mantenne gli impegni<ref name=CORB/>; Urbano II, riconosciuto papa da Guglielmo il Rosso solo nel [[1095]]<ref>Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV, pag. 397</ref>, pur dando il suo appoggio ad Anselmo, non pronunciò mai sentenze contro Guglielmo<ref>Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV, pag. 396</ref>. Nell'ottobre [[1097]] Anselmo andò in esilio volontario, recandosi a Roma<ref name=CORB/>. Il problema venne in qualche modo mitigato per Guglielmo dalla sua abilità nel reclamare per sé le entrate dell'arcivescovado di Canterbury fintanto che Anselmo restava in esilio (ed Anselmo, secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', vi rimase fino al regno del successore di Guglielmo, [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]<ref name=Florent>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n72/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagina 47]</ref>). Durante il regno di Guglielmo fu favorita l'immigrazione degli [[Ebrei]]<ref name=Roth>Cecil Roth, "Gli ebrei nel Medioevo", cap. XXII, vol. VI, pag. 857</ref>, che avevano cominciato a trovare rifugio in Inghilterra già con suo padre, [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo il Conquistatore]]<ref name=Roth/>.
 
Guglielmo ebbe delle diatribe anche con il re scozzese, [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]]<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 59</ref>, costringendolo a rendergli l'omaggio nel [[1091]]<ref name=CO>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 60</ref> e catturando la città di confine di [[Carlisle]] nel [[1092]]<ref name=CO/>. Comunque, Guglielmo ottenne il controllo effettivo del trono scozzese dopo la morte di Malcolm (Malcolm venne ucciso in un'imboscata tesagli dagli inglesi nei pressi di [[Alnwick (Northumberland)|Alnwick]]<ref name=CO/>). Nel [[1096]], Guglielmo appoggiò il tentativo di [[Edgardo Atheling]] di detronizzare il fratello di Malcolm III, [[Donald III di Scozia|Donald Bane]], a favore di suo nipote<ref>[[Edgar di Scozia]] era figlio del re [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]] e di [[Margherita di Scozia (santa)|Margherita]], la sorella di [[Edgardo Atheling]].</ref>, anch'egli di nome, [[Edgar di Scozia|Edgardo]]<ref name=CO/>. Edgardo Atheling sconfisse e cacciò Donald III<ref name=CO/> e il nipote Edgardo fu incoronato e governò la [[Scozia]] dal [[1097]] al [[1107]], dovendo la sua posizione a Guglielmo il Rosso, riconobbe sempre la superiorità inglese<ref name=CO/>.
 
Invece nel Galles, Guglielmo il Rosso tentò una lenta conquista e, nel [[1093]], arrivò a [[Pembroke (Regno Unito)|Pembroke]], dove fu costruito un castello<ref name=COR>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 61</ref>. Nel [[1094]] i gallesi, con un contrattacco, e in due anni, riuscirono a riconquistare quasi tutti i territori, solo il castello di Pembroke, riuscì a resistere all'assedio, nel [[1096]]<ref name=COR/>. Tra il [[1097]] ed il [[1098]] Guglielmo II tentò di recuperare il terreno perduto nel [[Galles]], con scarsi successi<ref name=CORB/>, ed il Galles del nord non fu mai ridotto all'obbedienza, rimanendo un principato indipendente, governato da [[Gruffydd ap Cynan]]<ref name=CORB/>.
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* {{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000875_00003.html?sortIndex=010%3A050%3A0013%3A010%3A00%3A00l Monumenta Germaniae Historica, Scriptores,tomus XIII].
* {{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/display/bsb00000886_00003.html?sortIndex=010%3A050%3A0023%3A010%3A00%3A00l Monumenta Germanica Historica, tomus XXIII].
* {{la}} [http://books.google.it/books?id=DPgUAAAAQAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=true| Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. II].
* {{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k5533336m/f5.image.r=Orderic%20Vital.langF| Ordericus Vitalis, Historia Ecclesiastica, vol. unicum].
* {{la}} [https://archive.org/stream/matthiparisie01pari#page/n11/mode/2up Matthæi Parisiensis, monachi Sancti Albani, Chronica majora, vol I].
* {{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false| Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children].
* {{la}} [http://books.google.it/books?id=rlG9NF2LDkAC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=historiae+normannorum+scriptores+antiqui&source=bl&ots=ylxUXpJNBn&sig=cxBTXY56RUj08vMiCi9FYDXQAGY&hl=it&sa=X&ei=74b8U86dFYLgyQP2poDwBA&ved=0CCAQ6AEwADgK#v=onepage&q=historiae%20normannorum%20scriptores%20antiqui&f=false| Historiæ Normannorum Scriptores Antiqui].
 
=== Letteratura storiografica ===
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* {{en}} Mason, Emma. "William Rufus: myth and reality." ''Journal of Medieval History'', 3.1 (1977): 1-20.
* {{en}} Warren, W. L. "The Death of William Rufus." ''History Today'', 9 (1959)
* Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.&nbsp;770-806770–806.
* Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.&nbsp;353-421353–421.
* William B. Stevenson, "La prima crociata", cap. XX, vol. IV (La riforma della chiesa e la lotta fra papi e imperatori) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp.&nbsp;718-756718–756.
* Louis Halphen, "La Francia: Luigi VI e Luigi VII (1108-1180)", cap. XVII, vol. V (''Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale'') della ''Storia del mondo medievale'', 1999, pp.&nbsp;705-739705–739.
* William John Corbett, "L'evoluzione del ducato di Normandia e la conquista normanna dell'inghilterra", cap. I, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.&nbsp;5-555–55.
* William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.&nbsp;56-9856–98.
* Cecil Roth, "Gli ebrei nel Medioevo", cap. XXII, vol. VI (''Declino dell'impero e del papato e sviluppo degli stati nazionali'') della ''Storia del Mondo Medievale'', 1999, pp.&nbsp;848-883848–883.
 
== Voci correlate ==
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[[Categoria:Re d'Inghilterra]]
[[Categoria:Casa di Normandia]]
 
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