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=== I Greci ===
La volontà dei Greci, di espandersi e di fondare nuove [[Colonia (insediamento)|colonie]] li spinse a dare un nuovo impulso alle esplorazioni. I Greci si concentrarono soprattutto sull'[[Europa]] e sull'[[Asia]]; raggiunsero le [[Italia|coste italiane]] e quelle [[Spagna|spagnole]]. Un certo Coleo di Samo, nel [[VII secolo a.C.]] fondò sulle [[Colonne d'Ercole]] la città di Tartasso, considerata per lungo tempo il limite occidentale del mondo. Il greco [[Eutimene]] da [[Marsiglia]] e il [[cartagine]]se [[Annone il Navigatore|Annone]], costeggiarono l'[[Africa|Africa nord-occidentale]] e vi fondarono numerose colonie.
 
Ai greci risalgono i primi tentativi di [[geografia|cartine geografiche]]: il mondo da loro conosciuto era piatto, raffigurava il [[Mediterraneo]] con l'[[Africa]] raffigurata solo nella parte settentrionale, l'[[Europa]] terminante all'attuale [[Germania]] e l'[[Asia]] si chiudeva a [[est]] con l'[[India]]. Quattro i fiumi principali che univano i tre continenti: il [[Danubio]], il [[Nilo]], il [[Tigri]] e l'[[Eufrate]].
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=== Le Repubbliche marinare ===
La [[economia|ripresa economica]] e [[commercio|commerciale]] successiva all'anno [[Mille]] e il notevole sviluppo delle [[Repubbliche marinare]] portò ad una ripresa significativa delle esplorazioni geografiche.
 
I maggiori esploratori delle Repubbliche marinare sono elencati di seguito.
* I fratelli genovesi [[Ugolino e Vadino Vivaldi]] (XIII secolo), che tentarono un'esplorazione [[mare|marittima]] nell'[[Oceano Atlantico]] ma di loro non si ebbe più notizia. Mercanti italiani tentavano infatti di raggiungere la [[Cina]] attraverso vie alternative, per evitare il passaggio nei [[Arabi|mercanti arabi]] che ne aumentava notevolmente il prezzo.
* [[Marco Polo]] (1254 – 1324) , il cui intento ebbe invece successo: il lungo viaggio intrapreso dal veneziano fra il [[1271]] e il [[1295]] gli permise di raggiungere la [[Cina]] via terra, percorrendo la via della seta. Era partito insieme al padre [[Niccolò Polo|Niccolò]] e allo zio [[Matteo Polo|Matteo]] e, giunto in Cina, ottenne i favori del [[Kubilai Khan]], ne divenne consigliere e successivamente [[ambasciatore]]. Tornò a [[Venezia]] per mare. Il suo [[libro]] ''[[Il Milione]]'' contribuì in maniera massiccia a far conoscere agli [[Europa|europei]] le regioni centrali e [[Est|orientali]] dell'[[Asia]]. Le sue descrizioni dell'[[Asia]] hanno ispirato [[Cristoforo Colombo]]<ref name="Landström 1967 27">{{Harvnb|Landström|1967|p=27}}</ref> e contribuito alla creazione della mappa di [[fra Mauro]]<ref name=autogenerato1>{{Cita pubblicazione|cognome= Falchetta |nome= Piero |wkautore= Piero_Falchetta |titolo= Fra Mauro's World Map |città= Turnhout |editore=Brepols |anno= 2006 | isbn = 2-503-51726-9|cid=CITEREFFalchetta2006}}</ref>. È considerato uno dei più grandi [[Viaggi|viaggiatoriviaggi]]atori ed esploratori di tutti i tempi.
* [[Lanzerotto Malocello]] (1270 – 1336), ligure, che arrivò alle [[Canarie]] e che lasciò il suo nome all'isola di [[Lanzarote]].
* [[Ciriaco d'Ancona]] (1391 – 1452), che viaggiò non tanto lontano nello spazio, quanto, in un certo senso, nel tempo, in quanto esplorò i paesi del Mediterraneo orientale alla ricerca di testimonianze del passato ed è perciò considerato è considerato, anche dai suoi stessi contemporanei, ''pater antiquitatis'', il fondatore o "''padre dell'[[archeologia]]''". Oggi è perciò considerato internazionalmente il fondatore in senso generale dell'[[archeologia]]<ref name=Treccani>R. Bianchi Bandinelli, M. Pallottino, E. Coche de la Ferté, ''Enciclopedia dell'Arte Antica'' - Treccani, alla voce "Archeologia", da cui si riporta il seguente brano: "Quindi, se Ciriaco de' Pizzicolli (v. Ciriaco D'Ancona), che viaggiò in Grecia fra il 1412 e il 1448 ricercando e annotando opere d'arte e iscrizioni, può dirsi, in certo modo, il fondatore dell'archeologia in senso generale, l'archeologia nel suo carattere storico-artistico, come viene intesa oggi, può ben dirsi datare dalla pubblicazione della Storia delle arti del disegno presso gli antichi di J. J. Winckelmann, avvenuta nel 1764"</ref>, mentre [[Johann Joachim Winckelmann|Winckelmann]], con la pubblicazione della "''Storia delle arti del disegno presso gli antichi"'', è considerato il fondatore dell'archeologia moderna<ref name=Treccani/>.
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Il mondo geografico si divise in due scuole di pensiero: una, definita tolemaica, era convinta che l'unica via alternativa fosse la ricerca di un passaggio o a [[nord]] dell'[[Europa]] o circumnavigando l'[[Africa]], un'altra detta oceanica, guidata dal geografo [[Firenze|fiorentino]] [[Paolo Toscanelli]] sosteneva che la [[Terra]] fosse rotonda e si potesse raggiungere l'[[India]] tramite l'[[Oceano Atlantico]].
 
Le nuove innovazioni e i fondamentali progressi nella [[navigazione]] e nella [[cartografia]] permisero le grandi esplorazioni compiute nel [[XV secolo|Quattrocento]] da [[Spagna|spagnoli]] e [[Portogallo|portoghesi]] tra cui quella di [[Bartolomeo Diaz]] che doppiò [[Capo di Buona Speranza]] e quella di [[Vasco da Gama]] che nel [[1498]] raggiunge l'[[India]].
 
Ma l'impresa più celebre e significativa è senza dubbio quella compiuta da [[Cristoforo Colombo]] che il 12 ottobre [[1492]] raggiunse il [[continente]] [[Americhe|americano]], segnando una vera e propria svolta nella storia universale, tanto da costituire per molti [[storia|storici]] l'inizio dell'[[età moderna]]. [[Pietro Martire d'Anghiera]], nella sua opera "De Orbe Novo", descrisse il primo contatto fra gli Europei e i nativi americani.
 
Nel [[1497]], un altro [[italia]]no [[Giovanni Caboto]] esplorò l'isola di [[Terranova]] e del [[Canada]]
 
Agli inizi del [[XVI secolo]] il [[Toscana|toscano]] [[Amerigo Vespucci]] esplorò il litorale atlantico del [[Sudamerica]]. E fu il primo a capire di non essere in [[Asia]] ma in una nuova terra che in suo onore fu chiamata [[Americhe|America]].
 
Le imprese dei [[conquistadores]] consentirono successivamente di affacciarsi per la prima volta all'[[Oceano Pacifico]].
 
=== La colonizzazione dell'America e l'esplorazione del Pacifico ===
Iniziò una corsa ad impossessarsi delle nuove terre americane, ricche di [[minerali]] preziosi e di aree fertilissime, utili per l'[[agricoltura]]. Gli [[Spagna|spagnoli]] e i [[Portogallo|portoghesi]] si concentrarono nell'area meridionale, mentre [[Francia|francesi]], [[Inghilterra|inglesi]] e [[Paesi Bassi|olandesi]] si contesero il [[America settentrionale|Nordamerica]].
 
Nel [[1520]], [[Ferdinando Magellano]], al servizio dei [[re]]ali di [[Spagna]], oltrepassò la [[Terra del Fuoco (arcipelago)|Terra del Fuoco]] ed esplorò l'[[Oceano Pacifico]], che proprio lui ribattezzò così. Magellano raggiunse le [[Filippine]] e qui fu ucciso. Ma una parte del suo equipaggio, riuscì a toccare l'[[India]], l'[[Africa]] e finalmente tornò in [[Spagna]] compiendo la prima circumnavigazione del globo. Nel [[1523]] [[Giovanni da Verrazzano]] raggiunge l'attuale [[New York]].
 
Intanto si cercavano nuove vie per raggiungere l'[[Asia]] evitando l'ardua traversata del [[Oceano Pacifico|Pacifico]] e in molti tentarono di trovare per le vie dell'[[Mar Glaciale Artico|Artico]] (il cosiddetto [[Passaggio a Nord-Ovest]]). Alla fine del [[XVI secolo|Cinquecento]] la conoscenza del mondo si era ulteriormente dilatata, si conoscevano abbastanza bene i contorni dell'[[Africa]], dell'[[Americhe|America]], l'[[Asia]] [[Sud|meridionale]], mentre erano completamente sconosciute l'[[Australia]], l'[[Antartide]] e l'[[Artide]] (a eccezione della [[Groenlandia]]).
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Anche la [[Russia]] si lanciò nelle esplorazioni, puntando soprattutto a raggiungere nuovi [[mare|sbocchi marittimi]] liberi dal [[ghiaccio]] e quindi, si avvicinarono al [[Mar Baltico]] e alla [[Siberia]].
[[File:Cookroutes.png|thumb|left|upright=1.4|Le rotte dei viaggi di James Cook. Il primo viaggio è mostrato in <span style="color:red">rosso</span>, il secondo in <span style="color:green">verde</span>, il terzo in <span style="color:blue">blu</span>.]]
Nel [[1649]] fu raggiunta l'estrema punta dell'[[Asia]] e nel [[1728]] fu superato lo [[stretto di Bering]] e fu esplorata l'[[Alaska]].
 
Nel [[XVII secolo]] pionieri [[Paesi Bassi|olandesi]] iniziarono a esplorare le prime isole dell'[[Oceania]]. [[Willem Janszoon]] scoprì l'[[Australia]], [[Abel Tasman]] nel [[1642]] colonizzò l'isola, chiamata [[Tasmania]] in suo onore, la [[Nuova Zelanda]] e le [[Tonga]]. Nel [[Settecento|XVIII secolo]] nacquero le "Società Geografiche" con fini esclusivamente scientifici.
 
In questa categoria rientrano i viaggi dell'[[Inghilterra|inglese]] [[James Cook]] che esplorò approfonditamente l'[[Australia|Australia orientale]], prendendone possesso in nome del [[Regno Unito|re d'Inghilterra]].
 
Continuavano, nel frattempo, le esplorazioni delle regioni interne dell'[[Americhe|America]], sopraggiungendo nelle baie del [[Canada]]. Gli inglesi si dedicarono inoltre all'[[Africa]]: [[James Bruce]] ([[1730]]-[[1794]]) arrivò alle mitiche sorgenti del [[Nilo]]. Nel [[Ottocento|XIX secolo]] l'attenzione si concentrò infatti sull'[[Africa]], al centro delle mire delle potenze europee, nel tentativo di costruirsi [[colonialismo|imperi coloniali]].
 
Destinate a passare alla leggenda, saranno le imprese di [[David Livingstone]] ([[1841]]) e [[Henry Stanley]] ([[1870]]) che percorsero il centro dell'[[Africa]].
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{{Vedi anche|Esplorazione dell'Artide|Esplorazioni antartiche}}
 
La sfida della prima metà del [[Novecento|XX secolo]] è stata senza dubbio la conquista delle regioni polari.
 
Il 6 aprile [[1909]] lo [[statunitense]] [[Robert Edwin Peary]] raggiunse il [[Polo Nord]] e il 14 dicembre [[1911]] il [[Norvegia|norvegese]] [[Roald Amundsen]] arrivò al [[Polo Sud]].
 
I [[satellite artificiale|satelliti]] e la [[cartografia aerea]] hanno permesso di compiere importanti approfondimenti e chiarito in aree ancora poco conosciute come l'[[Africa|Africa equatoriale]], l'[[Amazzonia]], l'interno dell'[[Antartide]] e l'[[Himalaya]].
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[[Categoria:Esplorazioni geografiche| ]]
[[Categoria:Storia della geografia]]
 
 
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