Torre degli Asinelli: differenze tra le versioni

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Si ritiene che l'Asinelli inizialmente fosse molto più alta (i muri in cima sono di uno spessore che permetterebbe l'innalzamento di altri 20-25 metri) la sommità che vediamo oggi è dovuta a un rifacimento di epoca Bentivogliesca (1488) che la ridusse agli attuali 97,2 m (con uno [[strapiombo]] di 2,2 m).
Il Comune ne divenne il proprietario nel [[XIV secolo]] e la utilizzò come prigione e fortilizio. Negli stessi anni intorno alla torre fu realizzata una costruzione in legno, posta a trenta metri da terra e unita con una passerella aerea (distrutta da un incendio nel 1398) alla Garisenda. Si dice che la costruzione fosse voluta da [[Giovanni Visconti]], Duca di Milano, per tenere meglio d'occhio il turbolento Mercato di Mezzo (oggi via Rizzoli e strade limitrofe) e poter sedare per tempo eventuali rivolte. All'epoca i [[Visconti]] avevano preso il potere in Bologna in seguito alla decadenza della [[Signoria]] dei [[Pepoli]], e quindi erano invisi alla popolazione.
 
Gravi danni alla torre furono arrecati da fulmini che spesso causavano incendi o piccoli crolli, e solo nel 1824 fu installato un [[parafulmine]]. Sono documentati almeno due gravi incendi a cui la torre è sopravvissuta: il primo nel 1185 (doloso) e il secondo non doloso nel già citato 1398.