Zenobia: differenze tra le versioni

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<nowiki> </nowiki>Comunque, alla luce di questi avvenimenti, si rafforzò la convinzione che il regno di Palmira avesse la missione di governare l'Oriente e Zenobia, reggente al posto del figlio [[Vaballato]], ma di fatto unica sovrana, prima concluse un accordo con l'imperatore [[Claudio II il Gotico]], che ratificava la situazione creatasi in Oriente, cioè i confini del regno di Odenato, e solo dopo la morte dell'imperatore Claudio, avvenuta nel [[270]], guidò la ribellione contro l'autorità imperiale.
 
Zenobia si autonominò ''Augusta'' e proclamò il figlio ''Augusto''. Zenobia conquistò nuovi territori e accrebbe i domini del Regno di Palmira, in memoria del marito e per lasciare una cospicua eredità a suo figlio. Inizialmente l'obbiettivo della regina era quello di tutelare l'integrità della parte orientale dell'Impero Romano dall'[[Sasanidi|Impero sasanide]] di [[Sapore I]], come aveva già fatto in passato il marito Odenato ([[Campagne sasanidi di Odenato]]), e mantenere un rapporto di pace con Roma. Per i primi anni Zenobia si era limitata a conservare e rafforzare il regno lasciatole dal consorte (la [[Cilicia]], la [[Siria]], la [[Mesopotamia]] e l'[[Penisola araba|Arabia]]), mantenendo buoni rapporti con Roma. <ref>forrestForrest, p. 51</ref>
 
Tuttavia, sia per gli sforzi di Zenobia che per il momentaneo scarso interesse di Roma a far valere il proprio dominio su quelle terre, non fecero altro che accrescere la potenza del suo trono e la nascita del [[Regno di Palmira|Regno indipendente di Palmira]].