VHF omnidirectional range: differenze tra le versioni
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L'[[accuratezza]] prevedibile di un VOR è di ±1.4º; comunque i dati indicano che nel 99.94% dei casi l'errore è meno di ±0.35º. Le stazioni hanno dei sistemi di controllo che automaticamente segnalano o rendono inoperativo l'impianto nel caso l'errore sia maggiore di ±1º.
Le stazioni VOR sono in ogni caso dotate di apparecchiature di controllo che automaticamente intervengono a segnalare, ed eventualmente rendere inoperativo,
Ai fini delle procedure di volo, l'accuratezza di un VOR in rotta viene valutata tramite [[root sum squared|RSS]] degli errori, che porta ai valori:
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Il sistema VOR-DME è quello ancora oggi riconosciuto
Il sistema consente al pilota di conoscere in ogni istante la sua posizione attraverso il rilevamento fornito dal VOR, e la distanza lungo di esso che viene fornito dal DME. Si usa anche dire che il sistema VOR-DME è un sistema “ ” (theta-rho), dove “ ” indica che viene fornito un azimuth, cioè un rilevamento, mentre “ ” indica che viene fornita una distanza.
Il V.O.R. (Very High Frequency Omnidirectional Range) è il sistema che dal 1949
Il sistema è costituito da una rete di stazioni a terra - che fungono da radiofari - emettenti onde radio in VHF, captate da un ricevitore di bordo e tradotte
PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO
La stazione a terra genera 360 segnali sfasati derivati da
Ogni singola onda radio emessa dalla stazione a terra può essere assimilata ad una strada che noi potremo percorrere in due sensi opposti.
La strada percorsa nel senso in uscita - quello che porta dalla stazione verso
La strada percorsa nel senso in entrata –
Avremo quindi che:
1. QDR = “strada” che origina da un punto noto e da questo si allontana con un determinato orientamento magnetico. (QDR = Radiale).
2. QDM = “strada” che termina su un punto noto con un determinato orientamento magnetico. (QDM = Radiale reciproca = QDR ± 180°).
Le radiali sono ottenute mediante
Si può visualizzare il principio immaginando un faro che emette due segnali luminosi. Il primo segnale, chiamato “segnale di riferimento” è assimilabile ad una luce intermittente visibile da ogni punto intorno alla sorgente; il secondo, chiamato “segnale variabile” è assimilabile ad uno stretto fascio di luce visibile solo quando, ruotando, passa per la posizione
Nella realtà, i fasci luminosi sono fasci
Il trasmettitore a terra emette in tutte le direzioni un “segnale di riferimento” con fase costante, ed un “segnale variabile” la cui fase cambia rispetto a quella del primo segnale di 1° per ogni grado di variazione azimutale intorno alla stazione con una ciclicità di 0.003 secondi.
La relazione “Differenza di Fase = Rilevamento a/m” si ottiene facendo in modo che la fase del “segnale di riferimento” sia totalmente indipendente dalla posizione del velivolo attorno alla stazione e, al contrario, quella del “segnale variabile” sia funzione lineare e continua del rilevamento magnetico
Le stazioni radio a terra emettono
Le stazioni a terra emettono dei segnali polarizzati sul piano orizzontale con le seguenti modulazioni:
1. Segnale di riferimento – Frequenza 30 Hz;
2. Segnale variabile – Frequenza 30 Hz;
3. Segnale
4. Informazioni in radiotelefonia (eventuali) – Frequenza da 300 a 3.000 Hz; possono essere contenute informazioni di varia natura (Identificazione stazione, informazioni meteo, informazioni ATIS ecc…)
PRESENTAZIONE DEI DATI E INTERPRETAZIONE
Nel dettaglio essi sono così costituiti:
1. Ricevitore - A seconda che sia un apparato a se stante o accoppiato ad uno di comunicazione, prende il nome di “NAV” o “COM/NAV”, in ogni caso si compone dei seguenti elementi:
a) Interruttore ON/OFF - abilita o disabilita il funzionamento
b) Selettore di frequenza - necessario a selezionare la frequenza usata dalla stazione di terra per la trasmissione del segnale;
c) Reostato per la regolazione del volume – una “resistenza variabile” col compito di regolare il volume del segnale audio (spesso è incorporato nel comando ON/OFF);
d) Commutatore – permette di scegliere tra la ricezione del segnale audio
2. Indicatore - Chiamato “OBI” (Omni Bearing Indicator) dalla capacità di presentare sia i VOR sia i Localizzatori ILS, è costituito dai seguenti elementi:
a) “Corona Azimuth” – posto nella parte esterna del quadrante, è costituita da un anello graduato in 360°, ruotabile attraverso il comando “OBS” (Omni Bearing Selector). Muovendo
b) “C.D.I.” (Corse Deviation Indicator) – indicatore a lancetta spesso fulcrato in testa.
c) “Barra di scostamento” – barra sulla quale si muove il CDI, composta da una serie di 10 pallini bianchi posti 5 a sinistra e 5 a destra della posizione centrale (ogni pallino ha valore 2°) ed indicante lo scostamento dalla radiale presa in esame.
d) Una finestrella “TO/FROM” – posta sul quadrante
e) Una bandierina “NAV/OFF” – appare sul quadrante con la scritta “NAV” quando
Ø Una prima divisione vede lo spazio circostante la stazione VOR di terra ripartito in due semipiani separati dalla RADIALE selezionata e dalla sua opposta.
Il semipiano (a) individua la porzione di spazio posta a sinistra della RADIALE e della sua reciproca, il semipiano (b), la parte opposta.
Il CDI indicherà la posizione della RADIALE spostandosi a destra se il velivolo si troverà nel semipiano (a) ed a sinistra se il velivolo si troverà su (b); insisterà al centro dello strumento quando il velivolo si troverà sulla radiale selezionata o sulla sua reciproca.
Quando un velivolo vola dal settore (a) al settore (b) o viceversa, il CDI inizierà a muoversi verso la radiale selezionata dal momento in cui attraverserà il fascio
Ø Una seconda divisione vede lo spazio circostante la stazione VOR di terra ripartito in altri due semipiani - FROM e TO – separati dalle radiali ortogonali a quella selezionata ed alla sua reciproca.
Quando il velivolo si trova nella porzione di semipiano comprendente la RADIALE selezionata, la finestrella attiva sarà quella FROM altrimenti, la finestrella attiva sarà quella TO.
Quando un aereo attraversa le radiali ortogonali avviene il cambio di finestrella - da FROM a TO o viceversa - passando per la bandierina OFF quando si attraversa un settore largo circa 5° e posto a cavallo delle radiali ortogonali.
In Allontanamento
Determinazione della Radiale (QDR).
Per la determinazione della rotta da seguire per allontanarsi dalla stazione a terra prescelta, procedere come segue:
1. Ruotare
2. Per volare in allontanamento dalla stazione emittente, orientare la prua del velivolo in modo da leggere sul direzionale lo stesso valore del QDR (Radiale).
Intercettamento di un QDR.
Per intercettare un QDR (Radiale) data, procedere come segue:
1. Ruotare
2. Decidere con quale angolo effettuare
3. Orientare il velivolo in modo che il direzionale assuma un valore pari al QDR da intercettare ±
4. Volare con questo valore sul direzionale fino a che il CDI non si porterà al centro, in quel momento (magari un paio pallini prima in modo da rendere la manovra più dolce) virare per prua uguale al QDR (Radiale) ormai intercettato.
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Determinazione del QDM ed avvicinamento alla stazione.
Per determinare il QDM (Radiale ± 180°) sul quale si trova il velivolo, procedere come segue:
1. Ruotare
2. Per volare in avvicinamento alla stazione emittente, orientare la prua del velivolo in modo da leggere sul direzionale lo stesso valore del QDM. Al raggiungimento della stazione cercata, comparirà prima la bandierina rossa “OFF” e successivamente quella bianca “FROM”.
Intercettamento di un QDM.
Per intercettare un QDM dato, procedere come segue:
1. Determinare il QDM sul quale ci troviamo attraverso il metodo esposto in precedenza.
2. Ruoteremo
3. Decidere con quale angolo effettuare
4. Orientare il velivolo in modo che il direzionale assuma un valore pari al QDM da intercettare ±
5. Volare con questo valore sul direzionale fino a che il CDI non si porterà al centro, in quel momento (magari un paio pallini prima in modo da rendere la manovra più dolce) virare per prua uguale al QDM ormai intercettato.
Riassumendo il funzionamento e
COPERTURA
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Usate per le aerovie dello spazio aereo inferiore (L), assicurano la ricezione fino a 40 Nm a quote comprese tra i 1.000ft. ed i 18.000ft.;
3. TVOR - (VOR terminali) - Emettono un segnale di potenza pari a 50 watt operando dai 108.00 a 111.85 MHz con primo decimale pari.
Usate per le procedure
Le quote riportate sono altezze riferite alla superficie su cui è posta la stazione emittente.
La ricezione a quote inferiori ai 1.000 ft. È assicurata entro un range deducibile dal grafico sotto riportato.
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PRECISIONE ED ERRORI
Ogni stazione VOR, perché possa essere ammessa al servizio, deve garantire una precisione di ± 2,5° lungo la radiale che costituisce la mezzeria di un'aerovia e ± 1,5° lungo la radiale costituente la rotta
FATTORI CHE INFLUENZANO LA PORTATA E
Il vantaggio della trasmissione in onde cortissime consiste
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