Quattro giornate di Napoli: differenze tra le versioni

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Sin dai giorni immediatamente seguenti l'armistizio, in città si andarono intensificando gli episodi di intolleranza verso l'occupante germanico e le azioni armate, più o meno organizzate, fecero seguito alle manifestazioni studentesche del [[1 settembre]] in [[Piazza Plebiscito]] ed alle prime assemblee nel ''Liceo Sannazzaro'' al [[Vomero]].
 
Il [[9 settembre]] alcuni cittadini si scontrarono le truppe tedesche al Palazzo dei Telefoni, mettendole in fuga, e nella ''Via Santa Brigida'':. questQuest'ultimo episodio vide coinvolto un [[Carabinieri|carabiniere]] che, sparòfu costretto a sparare per difendere un negozio dal tentato saccheggio da parte alcuni soldati.
 
Il [[10 settembre]], tra Piazza Plebiscito e i giardini sottostanti, avvenne il primo scontro cruento, con i napoletani che riuscirono ad impedire il transito di alcuni automezzi tedeschi; nei combattimenti morirono tre marinai e tre soldati tedeschi. Questi ultimi ottennero la liberazioniliberazione di alcuni uomini fatti prigionieri dagli insorti anche grazie all'ingiunzione di un ufficiale italiano che intimò ai suoi compatrioti la riconsegna degli ostaggi e di tutte le armi. La rappresaglia per gli scontri di Piazza Plebiscito non tardò ad arrivare: i nazisti infatti appiccarono un incendio alla [[Biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III|Biblioteca Nazionale]] e iniziarono a sparare sulla folla intervenuta.
 
==Lo stato d'assedio==