Inula helenium: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Collegamenti esterni: smistamento lavoro sporco e fix vari |
m ., replaced: Menelao (mitologia) → Menelao |
||
Riga 61:
[[File:Vouet Simon Hélène offrant à Ménélas la potion de la reine Polydamne.jpg|thumb|left|[[Polidamna]] dà a [[Menelao]] l'enula campana e il [[moly]] in un dipinto [[barocco]] di [[Simon Vouet]].]]
Il nome generico (''Inula'') potrebbe derivare da un analogo vocabolo latino usato dai [[Civiltà romana|Romani]] per indicare proprio queste piante. Altri Autori propongono un'altra [[etimologia]]: una derivazione da un vocabolo greco ''enàein'' (= purificare) facendo riferimento ovviamente alle presunte proprietà mediche della pianta<ref name=Motta>{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta| 1960| Federico Motta Editore | Milano }}</ref>.<br />
Il nome specifico (''helenium'') potrebbe derivare da [[Elena (mitologia)|Elena]]: ci sono delle leggende che collegano questa pianta alla moglie di [[
Il binomio scientifico attualmente accettato (''Inula helenium'') è stato proposto da [[Carl von Linné]] nella pubblicazione ''[[Species Plantarum]]'' del 1753.
Riga 91:
* [[Fiore delle angiosperme|Calice]]: i [[sepali]] sono ridotti ad una coroncina di [[Glossario botanico#S|squame]].
* [[Fiore delle angiosperme|Corolla]]: i fiori periferici ([[Fiore delle Asteraceae|ligulati]]) sono nastriformi (provvisti di lunghe linguette – sono decisamente più lunghi dell'[[Fiore delle Asteraceae|involucro]]), raggianti, terminanti con due dentelli e disposti su un unico rango; il loro numero varia da 50 a 100. Quelli del disco centrale ([[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]]) hanno delle [[corolla|corolle]] tubulari a 5 denti. Dimensione delle [[Glossario botanico#L|ligule]]: larghezza 1 – 2 mm; lunghezza 3 cm.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stami]] sono 5 con dei [[Glossario botanico#F|filamenti]] liberi; le [[antere]] invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo [[Glossario botanico#S|stilo]]. Le [[antere]] alla base sono prolungate in una appendice filiforme.
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo [[Glossario botanico#S|stilo]] è unico con uno [[Glossario botanico#S|stimma]] profondamente bifido ma appiattito e cigliati all'apice; l'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] e [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da due [[Glossario botanico#C|carpelli]] concrescenti e contenente un solo [[Glossario botanico#O|ovulo]].
* Fioritura: da luglio a ottobre
Riga 107 ⟶ 104:
[[File:Inula helenium - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della pianta in Italia<br /> (Distribuzione regionale<ref name=CIVF114>{{cita|Checklist of the Italian Vascular Flora|p. 114}}</ref> – Distribuzione alpina<ref name=FA456>{{cita|Flora Alpina|Vol. 2 - p. 456}}</ref>)]]
* Geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Orofita - Sud Est Europeo''']] ma anche secondo altri Autori [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Ovest Asiatico''']]. Non tutti gli Autori sono concordi col [[Corologia|tipo corologico]] di questa pianta: alcuni affermano che sia originaria dell'[[Asia centrale]] e che nei nostri territori sia stata coltivata nei tempi passati per scopi medicinali e poi diffusasi spontaneamente nel [[bacino del Mediterraneo]]<ref>{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia |anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |isbn=88-506-2449-2 }}</ref>.
* Diffusione: in [[Italia]] è presente al nord, al centro e in parte nell'[[Italia meridionale]]. In particolare sull'arco alpino è possibile trovarla con una certa frequenza nella [[provincia di Como]] (in altre aree è considerata rara). In [[Europa]] è diffusa soprattutto nelle zone meridionali. Sui rilievi europei è presente nei [[Vosgi]], [[Foresta Nera]], [[Pirenei]], [[Massiccio Centrale]], [[Massiccio del Giura]], [[Carpazi]] e [[Monti Balcani]].
* Habitat: predilige i luoghi ruderali e boscaglie umide, ambienti cedui e fossi; ma anche i prati e pascoli igrofili. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è sia [[calcare]]o che [[silice]]o, con terreno a [[pH]] neutro e alti valori nutrizionali e mediamente umido.
* Diffusione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare dai 500 ai 1200 {{m s.l.m.}}; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: [[Flora alpina|collinare]] e [[Flora alpina|montano]].
|