Villa Decani: differenze tra le versioni

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Nel [[788]] [[Carlo Magno]], [[re dei Franchi]], occupò l'Istria inglobandola nel [[Regnum Italiae]] affidato da Carlo al figlio [[Pipino d'Italia|Pipino]]; nell'[[803]] venne istituita la ''Marchia Austriae et Italiae'' che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di [[Pipino d'Italia|Pipino]] nell'[[810]], il territorio passò in mano al figlio [[Bernardo d'Italia|Bernardo]]<ref>[http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/2b/Carolingian_empire_814.svg Mappa dell'Impero carolingio all'ascesa di Ludovico I (814)]</ref>.
 
Con la morte di [[Carlo Magno]] nell'[[814]] la carica imperiale passò a [[Ludovico il Pio|Ludovico I]] che affidò il Regno d'Italia al suo primogenito [[Lotario I|Lotario]], il quale già nell'[[828]] (dopo aver deposto [[Balderico del Friuli|Baldrico]] per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la [[Marca Orientale]] (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della [[Carniola interna]]); in seguito al [[Trattato di Verdun]], nell'[[843]], le contee di Istria e Friuli (conglobate nella “Marca d’Aquileia”d'Aquileia”) entrarono a far parte del ''Regnum Italicum''<ref>[http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Partage_de_l'Empire_carolingien_au_Traité_de_Verdun_en_843.JPG L'Istria nell'impero carolingio con le tre principali suddivisioni dell'anno 843]</ref> poi assegnate al marchese [[Eberardo del Friuli|Eberardo]] a cui succedettero prima il figlio [[Unroch del Friuli|Urnico]] e poi l'altro figlio [[Berengario del Friuli|Berengario]]. Divenuto re d'Italia, [[Berengario del Friuli|Berengario]] passò al suo vassallo [[Vilfredo (Marchese del Friuli)|Vilfredo]] il marchesato aquileiese.
 
Nel [[952]] l'imperatore [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] obbligò il re d'Italia [[Berengario II di Ivrea|Berengario II]] a rinunciare alle contee “Friuli et Istria”, unendole al [[Sacro Romano Impero Germanico|Impero romano-germanico]] e subordinandole al Ducato di Baviera tenuto dal suo fratellastro [[Enrico I di Baviera|Enrico I]] a cui succedette il figlio [[Enrico II di Baviera|Enrico II]]. Nel [[976]] l'Istria passò al [[Ducato di Carinzia]] appena costituito dall'imperatore [[Ottone II di Sassonia|Ottone II]].
 
Nel [[1040]], dopo la morte l'anno prima di [[Corrado II il Salico|Corrado II]], [[Enrico III il Nero|Enrico III di Franconia]] fece dell’Istriadell'Istria una marca a sé, per dare a questa provincia un'organizzazione più adatta alla difesa e per indebolire i duchi di Carinzia, ai quali l'Istria era sottomessa. La nuova marca istriana divenne così “provincia immediata e feudo diretto dell’Impero”dell'Impero”, L'autorità marchionale della nuova ''Marchia et Comitatus Histriae'' venne pertanto conferita dall'[[Enrico III il Nero|imperatore]] al conte Volrico od Urlico I della casa Weimar&nbsp;– Orlamünde. Tutta la valle del [[Risano (fiume)|Risano]] infatti passò al marchese d’Istriad'Istria ad eccezione di [[Cristoglie]] che già dal 1028 fu donato da [[Corrado II il Salico|Corrado II]] ai [[Patriarcato di Aquileia|patriarchi di Aquileia]].
 
Morto il marchese Urlico I, nel [[1070]] l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] cedette il marchesato d’Istriad'Istria a [[Marquardo IV di Eppenstein]]; Marquardo IV, duca di Carinzia, aveva sposato Edvige o Haldemud, figlia di Wilpurga e Variento, duca del Friuli e signore di Gorizia<ref>citato come Conte di Gorizia in “[http://books.google.it/books?id=DnI5AAAAcAAJ&pg=PA311&lpg=PA311&dq=gorizia+Variento&source=bl&ots=pWpiuoUzEt&sig=0qDF4AmG2SRSK0s-1B6ZPSJ6hkU&hl=it&ei=kPaqTf7QMYSWswb4m6GYCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBcQ6AEwAA#v=onepage&q=gorizia%20Variento&f=false Notizie delle Cose del Friuli, scritte secondo i tempi, da Gian-Giuseppe Liruti, Signor di Villafredda ec., Accademico della Società Colombaria di Firenze, e dell'Accademia Udinese, Tomo Terzo, in Udine MDCCLXXVII]”</ref>, dal quale ereditò le signorie isontine.<br />
Nel [[1077]] l'imperatore [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] costituì il [[Patriarcato di Aquileia|Principato ecclesiastico di Aquileia]] che ebbe influenza, mediante apposito diploma emesso lo stesso anno, anche sulla marca di Carniola e sulla contea dell'Istria.<br />
Fu così che la bassa valle del [[Risano (fiume)|Risano]] passò in mani patriarcali.
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In quel periodo il comune contava 6.025 abitanti, di cui 888 risiedevano nella sede comunale, allora denominata ''Decani, Pasja Vas''<ref name="Gemeindelexikon"/> (in sloveno, letteralmente ''Villa Dei Cani'') e abitata prevalentemente da cittadini di madrelingua slovena, come la maggior parte dei comuni dell'entroterra [[Carso|carsico]] di [[Trieste]] e dell'[[Istria]] settentrionale. Inoltre, a quel tempo, Villa Decani si estendeva per 70,63&nbsp;km<sup>2</sup> e comprendeva quasi interamente la valle del [[Risano (fiume)|Risano]], occupando più di un quinto dell'attuale territorio comunale di [[Capodistria]].
 
== Corsi d’acquad'acqua ==
Fiume [[Risano (fiume)|Risano]] (''Rižana''); torrente Martesin (''Martežin'')