Jacques Berthier (compositore): differenze tra le versioni
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Dal 1953 al 1960 è organista della Cattedrale di Auxerre, succedendo in tale incarico al padre; dal 1961 fino alla sua morte è organista nella Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, la chiesa dei Gesuiti a Parigi.
Nel 1955 inizia a comporre per la comunità ecumenica di Taizé, che era allora una piccola comunità monastica composta da una ventina di fratelli; successivamente, nel 1975, la Comunità si rivolge nuovamente a lui per la composizione di canti meditativi «di forma breve e ripetuti più e più volte»<ref>{{Cita web|url = http://www.taize.fr/it_article961.html
Questo modo di pregare è portato avanti insieme a [[Roger Schutz|frère Roger]], che raccoglie e scrive i testi prima di inviarli a Berthier. La capacità di quest'ultimo di porre il giusto accento sulle parole, anche in lingue per lui straniere, e la creatività che ha mostrato nel comporre la melodia e nell'armonizzare le voci, hanno contribuito alla reputazione di ciò che è spesso chiamata la "musica di Taizé."
Parallelamente a questo lavoro, Jacques Berthier ha composto per parrocchie cattoliche tradizionali, per grandi raduni,
Muore nella sua casa di Parigi nel 1994,
Nel 2006 gli viene assegnato, postumo, il Jubilate Deo Award<ref>{{Cita web|url = http://www.npm.org/presence/awards.htm|titolo = NPM Awards|accesso = 2015-11-13|sito = www.npm.org}}</ref>, accettato da frère Jean-Marie ==Opere==
In oltre venti anni, Berthier ha lasciato un vasto corpus di opere (232 canzoni in 20 lingue diverse) ampiamente usate da
È inoltre autore di Messe per organo, di una Cantata per Santa Cecilia, di un Requiem e di altre composizioni sacre.
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