Fiat Doblò: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 84.223.16.153 (discussione), riportata alla versione precedente di Fringio
Riga 55:
Il [[progettazione di autonobili|design]] frutto del [[Centro Stile Fiat]] di [[Torino]] è stato sviluppato seguendo una forma della carrozzeria monovolume. Lunga 4,16 metri le linee sono spigolose ma grazie al frontale bombato lo stile risulta abbastanza piacevole e al tempo stesso inedito<ref name="Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli"/>. L'anteriore si lascia osservare grazie all'ampia [[calandra (veicoli)|calandra]] che incorpora il marchio Fiat e una banda che si estende lungo tutta la larghezza del frontale, i paraurti anteriori non sono verniciati in modo da evitare graffi durante i piccoli urti cittadini e al tempo stesso la manutenzione risulta meno costosa, la [[Fanale (veicoli stradali)|fanaleria]] sdoppiata possiede uno stile squadrato ma con i vertici smussati. La fiancata presenta come unici elementi distintivi alcuni accenni ai passaruota, le porte laterali-posteriori sono ad apertura scorrevole. La coda invece viene caratterizzata dall'ampia fanaleria di forma rettangolare in posizione verticale (ispirata alla [[Fiat Punto]]) e un ampio portellone del bagagliaio che si presenta a seconda delle versioni incernierato dall'alto o diviso in due ante apribili ad [[armadio]]. Dal [[2002]] la Fiat ha proposto la versione speciale ''Malibù'' caratterizzata da rifiniture interne specifiche, mascherina frontale e altri dettagli verniciati in [[colore]] [[argento]], paraurti in tinta carrozzeria e cerchi in [[leghe di alluminio|lega]] specifici. Il ''Doblò Malibù'' è stato prodotto fino al [[2005]] in oltre 19.000 esemplari<ref name="Ritorna il Doblò Malibù, dettagli e dati di vendita"/>.
 
La plancia viene realizzata con [[plastiche]] di qualità solo modesta e assemblaggi imprecisi, infatti è proprio nell'abitacolo che si notano le maggiori economie del progetto che ha visto nascere il Doblò<ref name="Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli"/>. Il disegno della strumentazione è di facile impatto con retroilluminazione [[arancione]]. La plancia possiede un mobiletto centrale che ospita l'autoradio oppure il [[navigatore satellitare]] con schermo monocromatico o a colori posizionato in alto, i comandi del [[climatizzatore (veicoli)|climatizzatore]] manuale sono posti nella parte bassa della zona centrale mentre di fronte al passeggero troviamo un ampio vano portaoggetti con sportellino proposto tra gli accessori. Nel vano posteriore l'assenza di ampi pannelli nelle portiere mette in mostra la [[lamiera]] della carrozzeria.
 
Come [[telaio (meccanica)|pianale]] di base il Doblò utilizza una versione modificata del telaio a [[trazione anteriore]] adottato dalla prima serie di Punto e utilizzato anche dalla famiglia [[Fiat Palio|Palio]]. L'avantreno utilizza uno schema di [[sospensioni]] a ruote indipendenti tipo [[MacPherson (meccanica)|MacPherson]], con bracci oscillanti ancorati ad una traversa ausiliaria, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice, il retrotreno invece utilizzo uno schema a ruote interconnesse ad assale rigido con balestre longitudinali che garantisce bassi costi produttivi e una notevole robustezza soprattutto sullo sconnesso ma penalizza sia il [[comfort]] che la tenuta di strada. L'[[freno|impianto frenante]] adotta dei [[freno a disco|dischi]] all'anteriore e dei [[freno a tamburo|tamburi]] al posteriore<ref name="Debutta il Doblò, erede del Fiorino: caratteristiche e dettagli"/>.