Tuanku Syed Sirajuddin: differenze tra le versioni
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== Origini e formazione ==
Tuanku Syed Sirajuddin è nato ad [[Arau]] il 17 maggio [[1943]], secondo dei dieci figli del raja [[Putra di Perlis|Putra]] e di [[Tengku Budriah|Tengku Budriah binti Almarhum Tengku Ismail]]. Ha studiato inizialmente alla Scuola Malese di Arau, poi, dal 5 gennaio [[1950]], nella Wellesley Primary School di Penang e in seguito nella Westland Primary School fino alla fine del [[1955]]. Tuanku Syed Sirajuddin ha iniziato la sua istruzione secondaria alla Penang Free School il 9 gennaio [[1956]] per poi recarsi in Inghilterra per studiare alla Wellingborough School per quattro anni, fino al [[1963]]. Nel gennaio del [[1964]] è entrato, come allievo ufficiale, alla [[Royal Military Academy di Sandhurst]], in Inghilterra. Ha lasciato l'accademia nel dicembre del [[1965]].
== Carriera iniziale ==
Al suo ritorno dall'Inghilterra, Tuanku Syed Sirajuddin ha servito nel Ministero della Difesa. Il suo primo posto era di sottotenente nel 2º Reggimento della Malaysian Reconnaissance Corps. Nel [[1966]], fu trasferito a [[Sabah]] e poi a [[Sarawak]] nel [[1967]]. Ha poi servito a [[Pahang]] per diversi anni fino a quando si è dimesso il 31 dicembre [[1969]] per tornare a Perlis. È stato promosso al grado di tenente nel dicembre del [[1967]].
Nel [[1970]], è rientrato nelle forze armate, come capitano della Territorial Army locale dal 16 novembre [[1970]] fino al 1º ottobre [[1972]]. È stato promosso a maggiore al momento del congedo. Attualmente è comandante del 504º reggimento dell'Unità di riserva dell'esercito con il grado di colonnello.
== Raja di Perlis ==
Nel mese di ottobre del [[1960]], quando era ancora studente, è stato nominato Raja Muda (principe ereditario) di Perlis. Il giorno dopo la morte del padre, il 17 aprile [[2000]] è diventato il dodicesimo sovrano di Perlis.
== Yang di-Pertuan Agong ==
Il sovrano è stato eletto dodicesimo Yang di-Pertuan Agong della Malesia, il 13 dicembre [[2001]]. Questa nomina è avvenuta prima del previsto, poiché il sultano di Selangor e precedente re supremo, [[Salahuddin di Selangor]], è morto il 21 novembre [[2001]], prima della fine del suo mandato prevista per il [[2004]]. Il mandato di Tuanku Syed Sirajuddin si è concluso il 12 dicembre [[2006]].
== Vita personale ==
Il 15 febbraio [[1967]] si è sposato con [[Tuanku Fauziah|Tengku Fauziah binti Almarhum Tengku Abdul Rashid]] (nata il 6 giugno [[1946]]) a [[Kota Bharu]], nel [[Kelantan]]. I due hanno un figlio, Tuanku Syed Putra Faizuddin (nato il 30 dicembre [[1967]]) e una figlia Sharifah Fazira, (nata il 5 giugno [[1973]]).
Tuanku Syed Sirajuddin ha viaggiato in molti paesi, tra cui il [[Regno Unito]], la [[Francia]], la [[Germania]], la [[Danimarca]], l'[[Austria]], l'[[Italia]], la [[Svizzera]], l'[[Egitto]], la [[Spagna]], la [[Libia]], i [[Paesi Bassi]], il [[Belgio]], la [[Thailandia]] e l'[[Arabia Saudita]].
== Hobby ==
Il monarca è attivo nello sport. Tra i suoi sport preferiti ci sono il [[golf]], il [[tennis]] e il [[calcio (sport)|calcio]]. È tifoso del [[Tottenham Hotspur Football Club]]. È Presidente del Putra Golf Club di Perlis dal maggio [[1971]] e patrono dell'Associazione Arbitri di Calcio di Perlis dal [[1967]]. È stato anche presidente della Federcalcio di Perlis per 18 anni.
== Contributi sociali ==
Tuanku Syed Sirajuddin interagisce spesso con il suo popolo attraverso vari campi e dirige numerose organizzazioni sociali.
Il sovrano è rinomato per la dedizione verso la sua gente e nutre grande interesse per l'educazione. Con l'istituzione della Fondazione Tuanku Syed Putra nel [[1986]], molti studenti di Perlis sono stati in grado di proseguire gli studi a livello locale e all'estero. Il monarca è presidente di questa fondazione.
Tuanku Syed Sirajuddin è direttamente coinvolto negli affari religiosi da quando è stato nominato presidente del Consiglio islamico di Perlis dal padre. Egli è particolarmente preoccupato per gli affari religiosi dello Stato che si basano sulla dottrina della "Ahlis Sunnah Waljamaah". Per questo, il monarca è costantemente in contatto con i capi religiosi del suo Stato.
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