Fontanetto Po: differenze tra le versioni
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{{D|Oratorio di San Sebastiano (Fontanetto Po)}}
La piccola chiesa di [[San Sebastiano]] fu eretta forse nel [[IX secolo]] funzionando da prima parrocchiale, quando il nucleo abitativo era verosimilmente collocato intorno ad essa. Interventi successivi, in specie quello del [[XV secolo]], hanno portato alla struttura attuale, interessante esempio di architettura [[architettura romanica in Italia|romanico]]- [[architettura gotica|gotica]] in [[provincia di Vercelli]].<br />
La [[facciata]] a capanna è tripartita da due [[lesena|lesene]] che incorniciano l'attuale sobria porta di ingresso (che ha sostituito la precedente più elegante porta di forma ogivale, i cui segni sono ancora visibili).
Corre tutt'intorno alla chiesa - sulla facciata, sui lati e sul tamburo dell'[[abside]] - un grazioso coronamento ad archetti ogivali pensili.
L'interno, a [[navata]] unica, conserva [[affresco|affreschi]] – alquanto deteriorati – realizzati a partire dalla metà del XV secolo: essi compongono una variegata ''teoria di santi'' e ''Madonne col Bambino'' che fa pensare a degli "ex voto" giustapposti casualmente piuttosto che ad una decorazione ispirata ad un qualche programma [[iconografia|iconografico]]. L'attribuzione a [[Domenico della Marca di Ancona]] della paternità degli affreschi avvenuta in passato, è messa oggi in discussione.
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=== Chiesa parrocchiale di San Martino ===
Fu costruita nell'[[XI secolo]] ad opera, forse, dell'[[abate]] ed [[architetto]] [[Guglielmo da Volpiano]], ricordato per la realizzazione dell'[[abbazia di Fruttuaria]] nel territorio di [[San Benigno Canavese]]. Dell'antica costruzione resta il campanile [[Arte romanica|romanico]], alto 56 metri, che segna da lontano il profilo dell'abitato di Fontanetto Po.
La chiesa venne ristrutturata nel [[XVI secolo]] (sono di quell’epoca le tracce di affreschi esterni sul lato sinistro, ov’era il portale di ingresso) e fu poi ampiamente riedificata sul finire del [[XVIII secolo|'700]], pur conservando l'antica impronta stilistica fatta di mattoni a vista.
La facciata a ''salienti'' palesa la presenza delle tre navate interme aventi diverse altezze.
La chiesa conserva numerose opere d'arte. Tra di esse va menzionato innanzi tutto un pregevole crocifisso ligneo datato al [[1585]], opera dell'intagliatore [[Trino|trinese]] Giovanni Franco Biaciardi. Pregevoli sono altresì i [[XVII secolo|secenteschi]] arredi lignei: gli [[Stallo (seggio)|stalli]] del [[Coro (architettura)|coro]] ed il [[pulpito]] realizzato da una bottega di intagliatori [[Biella|biellesi]]. Una cassapanca posta nel [[presbiterio]] è ornata da notevoli formelle lignee raffiguranti scene [[Bibbia|bibliche]] - opera della stessa bottega biellese - provenienti dalla secentesca macchina d'altare smembrata verso la fine del [[XVIII secolo]] per far posto all'altare attuale.
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=== La chiesa della Ss. Trinità ===
Nei pressi della parrocchiale di [[Martino di Tours|San Martino]] si erge la rinascimentale chiesa della Ss. [[Santissima Trinità (cristianesimo)|Trinità]]. Fu edificata a partire dal [[1488]] ad opera della "Compagnia dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine", una confraternita di ''disciplinati'', devoti alla Ss. Trinità, sorta all'inizio del [[XV secolo]].
All'interno si trova un pregevole gruppo di dieci statue in [[terracotta]] raffiguranti la scena del ''[[Gruppi scultorei raffiguranti il Compianto sul Cristo morto|Compianto sul Cristo morto]]'', poste in una nicchia ricavata sulla parete destra. Dai documenti d'archivio si apprende che il gruppo scultoreo proviene da [[Sacro Monte di Varallo]] e fu acquistato dai confratelli fontanettesi della Compagnia nel [[1568]].
Sulla parete di fondo, dietro l’altare, trova posto un bel [[retablo]] [[XVII secolo|seicentesco]] in legno dorato con una pala raffigurante uno dei soggetti sacri cari alla devozione trinitaria, la [[Iconografia della Trinità#La Incoronazione della Vergine|''Incoronazione della Vergine'']].
Altra testimonianza devozionale della Compagnia è costituita da una tela posta sulla controfacciata, raffigurante la Trinità secondo il modello iconografico detto del [[Iconografia della Trinità#La Trinità con il Padre Eterno in trono che regge il Cristo in croce|''Trono della Grazia'']]; ai suoi due lati sono dipinte figure di santi e ''disciplinati'' devoti alla Ss. Trinita: questi ultimi indossano saio e cappuccio rossi e tengono in mano i flagelli (da cui il nome di ''Battuti rossi'').
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=== Il Mulino di San Giovanni ===
Nel territorio di Fontanetto, sulla ''Roggia Camera'' sorge uno storico [[mulino ad acqua]] risalente al [[XV secolo]]. Si tratta del Mulino di San Giovanni, edificato subito dopo lo scavo della roggia nel [[1465]] per volere di [[Guglielmo VIII del Monferrato]].
Venne utilizzato dapprima per macinare i cereali; ma già nel [[1699]] la roggia era utilizzata per azionare una ''pista da riso''. Tale impiego si consolidò nel tempo, con lo sviluppo della cultura del riso.
Oggi il Mulino di San Giovanni (noto anche come "Riseria Gardano") è parte dell’”Ecomuseo delle Terre d’Acqua” sorto per iniziativa della [[Provincia di Vercelli]]. Si possono vedere ancora funzionanti gli ingranaggi mossi dalla [[turbina idraulica]] nelle imponenti strutture lignee, e seguire le varie fasi di sbramatura, sbiancatura e brillantatura del riso.
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== Collegamenti esterni ==
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{{Provincia di Vercelli}}
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