Notaio: differenze tra le versioni

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== Accesso ==
Si diventa notaio col superamento di un concorso nazionale, di estrema difficoltà consistente in una preselezione informatica, tre prove scritte ed una prova orale. Pertanto è un luogo comune la narrata continuità familiare nella professione: ad oggi complessivamente circa un quinto del totale dei notai sono figli di notai, e, anzi, tra i promossi dei concorsi più recenti la quota è scesa intorno al dieci per cento. C'è da osservare, tuttavia, che ogni concorso, da questo punto di vista, fa storia a sé ed in talune procedure tale quota è stata significativamente più alta. Il concorso è indetto dal Ministero della Giustizia e i componenti della commissione sono scelti dal Ministero stesso. La normativa prevede un concorso all'anno, ma la particolare lunghezza delle correzioni non ha mai consentito di rispettare detto termine.
 
Chi intende accedere alla professione deve effettuare un periodo di pratica presso un notaio in esercizio; tale periodo di pratica è oggi stato ridotto a 18 mesi e può essere iniziato durante il corso universitario; esistono poi numerose scuole, alcune delle quali vengono gestite direttamente dai Consigli notarili ([http://www.notariato.it/Cnn/Formazione/Le_scuole_di_notariato/Elenco_delle_Scuole_di_Notariato.cmt/ lista]). Alcune scuole hanno introdotto quote differenziate per fasce di reddito, sino ad un massimo di 1000 euro annui; nelle altre la quota oscilla tra i 200 ed i 750 euro annui (dati 2006/2007). Diverse scuole offrono borse di studio.