Addictus: differenze tra le versioni

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'''Addictus''' (participio passato di addicere=assegnare); (schiavo per debiti) era il debitore insolvente caduto in mano al proprio creditore, a seguito dell'assegnazione del magistrato, in sede di [[manus iniectio]]: la figura era tipica del diritto romano arcaico. Il creditore aveva facoltà di tenere il debitore in catene nel suo carcere privato e trascorsi sessanta giorni entro i quali chiunque poteva saldare il debito e riscattarlo; poteva venderlo come schiavo ''trans Tiberim'' (oltre il [[Tevere]], cioè fuori ladalla città), o anche ucciderlo. Tale condizione scomparve in epoca classica per il prevalere dell'esecuzione patrimoniale introdotta dal pretore.
 
Nel diritto romano, addictus era anche l'uomo libero punito per furto flagrante.