Arte di strada: differenze tra le versioni

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L'arte urbana italiana ha raggiunto una notorietà europea dai primi [[anni 2000|anni duemila]], con l'emersione di tre scuole riconducibili a [[Milano]], [[Bologna]] e [[Roma]]<ref>Alessandro Riva, ''Street Art Sweet Art'', 2007, Skira</ref>. La prima tra le tre si concentra su una massificazione degli interventi per intercettare un pubblico il più vasto possibile, con decorazioni di piccola e media grandezza, sempre in grave contrasto con la municipalità e il governo della città. La seconda ha sviluppato invece uno stile che rende ''massiccia'' ogni decorazione più che una serialità serrata di interventi per le strade, che passano talvolta in secondo piano rispetto a fabbriche e aree metropolitane dismesse. [[Roma]] ha la sua importanza per quanto riguarda la tecnica normografica, grazie a [[Sten Lex|Sten & Lex]], attivi dal 2001 e considerati tra i pionieri dello "s''tencil graffiti''" in Italia. {{citazione necessaria}}
Milanesi protagonisti di tale movimento, intesi per la loro rilevanza sul pubblico ampio e non necessariamente addetto ai lavori, sono l'artista pop [[Bros (writer)|Bros]] e il poeta di strada [[Ivan Tresoldi]]<ref>Jacopo Perfetti, Vittorio Sgarbi, testi critici di corredo a Bros20e20, Skira, 2007 + Filippo Penati, Jacopo Perfetti, Daniela Benelli, testi critici di corredo a ivan PoesiaViva, Skira, 2009</ref>, e [[Ozmo]] che proposero i primi interventi a livello nazionale già nel 1999, [[Pao (artista)|Pao]] ed i suoi panettoni a pinguino<ref>testi critici Mondo Tondo, Skira, 2010</ref>, l'illustrarocker TvBoy<ref>TvBoy Mash Up, Skira, 2010</ref>. Della scuola bolognese, nonché particolarmente indicativi rispetto alle esperienze stilistiche e pratiche sopracitate, sono [[Blu (artista)|Blu]], artista di strada e videoautore ormai di fama mondiale, [[Ericailcane]], il cui immaginario che ibrida uomo e animale l'ha portato ad essere anch'esso uno dei più noti artisti di strada italiani nel mondo, ed [[Eron]], attivo dagli anni novanta tra Rimini e Bologna è stato eletto miglior artista di strada italiano dalla rivista specializzata AL magazine ed ha esposto le sue opere in vari musei e gallerie nel mondo. Importante citare il duo di artisti Dado e Stefy grazie anche alla loro passata esperienza nel mondo del graffitismo nostrano<ref> Alessandro Riva, Street Art Sweet Art, Skira 2007</ref>. Verso la fine degli [[anni 2000]], il movimento ha preso strade diverse e si è ormai in parte istituzionalizzato nella relazione con le municipalità in collaborazione con le quali spesso coopera, con musei, gallerie e grandi corporations<ref>Alessandro Riva, Street Art Sweet Art, Skira 2007 + cit. Gianluca Marziani, Scala Mercalli, Drago, 2008</ref>.
 
Negli ultimi anni l'arte di strada si sta evolvendo molto e accanto alla ormai forma dipinta, si stanno proponendo forme diverse di arte di strada. Banksy, con i suoi interventi in vari musei<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=EkUbYBo5xgs Video che mostra vari interventi di Banksy nei musei]</ref> ha mostrato che l'arte di strada {{chiarire|può essere anche intervenire sulla città non solo con i graffiti ma anche con interventi di vario genere|ossia?}}.