Loco (capo Apache): differenze tra le versioni

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== La vita ==
 
Uomo valoroso e sprezzante del rischio personale ma prudente a fronte di un nemico troppo potente per essere sconfitto in guerra, Loco (il cui nome - secondo Kaywaykla - gli sarebbe stato attribuito dagli Apache per l'eccessiva propensione a confidare nella pace coi bianchi "Pindah", condivisa col suo predecessore Delgadito) iniziò ad emergere operando agli ordini di [[Mangas Coloradas]] e poi di [[Delgadito]], per breve tempo successore del primo, affermandosi come capo mentre anche il suo contemporaneo [[Victorio]] raggiungeva, dopo la morte di [[Cuchillo Negro]], un ruolo analogo prevalendo sul più anziano [[Nana (capo Apache)|Nana]]. Con Victorio, Nana, Salvador (figlio maggiore di Mangas Coloradas), [[Juh]], [[Geronimo]], [[Chihuahua (capo Apache)|Chihuahua]] e altri capi della sua generazione, Loco condivise le vicissitudini occorse nei decenni 1850, 1860, 1870 e 1880, dapprima difendendo, insieme a Victorio e Nana, le amate terre dei [[Mimbreños]] nel New Mexico e cercando di garantire la permanenza pacifica a [[Ojo Caliente]] e [[Cañada Alamosa]], accettando poi il trasferimento nella riserva di [[Tularosa]], assegnata ai [[Mescaleros]], e, nel 1877, venendo infine deportato con la sua gente nella [[riserva indiana di San Carlos]], in Arizona, insieme agli [[Western Apaches]] e ai [[Chiricahuas]] ormai privati della prestigiosa guida di [[Cochise]]. Loco fu sempre attivo nelle trattative, sforzandosi di evitare una guerra che intuiva letale per la sua gente e parlando in diverse occasioni anche per conto dell'alleato Cochise.