Garbatella: differenze tra le versioni
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Agli inizi del secolo XX quando iniziarono gli espropri per la costruzione del quartiere le maggiori proprietà risultavano essere quelle della famiglia [[Torlonia]] proprietaria della tenuta di Monte Bagnaia e quella degli eredi di [[Mariano Armellini]], oltre alle vigne delle famgile Rosselli, Belardi e Bellini<ref>Flavio Conia, ''Gli archivi raccontano la genesi di un quartiere: Garbatella, la Tenuta di Monte Bagnaia e le proprietà Armellini''; Il mondo degli archivi, 2015.</ref>.
Il nuovo quartiere fu fondato negli [[anni 1920|anni venti]] sui questi territori posti sui colli che dominano la [[basilica di San Paolo fuori le mura|basilica Papale di San Paolo fuori le mura]] e che da questa avevano preso il nome di Colli di San Paolo.
Dopo la [[prima guerra mondiale]] Roma visse una fase di grande sviluppo edilizio, paragonabile per alcuni versi a quella del secondo dopoguerra. Il settore sud della capitale, nelle intenzioni degli urbanisti umbertini guidati da [[Paolo Orlando]], doveva essere connesso al lido di [[Ostia (Roma)|Ostia]] tramite un canale navigabile parallelo al [[Tevere]], che non fu però mai scavato. Tale canale avrebbe dovuto dotare Roma di un porto commerciale molto vicino al centro della città (distante meno di duecento metri dalle [[mura aureliane]]), nei pressi dell'odierna via del [[Porto fluviale di Roma|Porto Fluviale]], situata al confine tra Garbatella e [[Testaccio]]; nella zona a ridosso del canale avrebbero dovuto sorgere una serie di lotti abitativi destinati ad ospitare i futuri lavoratori portuali.
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