Tripoli (Libano): differenze tra le versioni
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Sul finire del X secolo, con la graduale perdita di autorità della dinastia [[Abbasidi|abbaside]], Tripoli entrò nella sfera di influenza [[Fatimidi|fatimide]] fino al [[1070]], quando la famiglia di notabili locali [[Banu Ammar|Banū ʿAmmār]] proclamò l'indipendenza della città. Sotto la guida di questa dinastia locale, Tripoli prosperò sia dal punto di vista economico, diventando il principale sbocco marittimo di [[Aleppo]] e delle [[Via della seta|direttrici commerciali]] che da lì si dipartivano verso [[Baghdad]], sia dal punto di vista culturale, giacché vennero istituite numerose scuole, tra cui la Dār al-ʿIlm (دار العلم, letteralmente ''luogo della conoscenza'') con una rinomata biblioteca.
Nel [[1099]], durante la [[prima crociata]], Tripoli fu assediata dalle truppe guidate da [[Raimondo IV di Tolosa|Raimondo di Saint-Gilles]], che tuttavia negoziò una tregua con il [[qadi|qāḍī]] Faḫr al-Mulk Banū ʿAmmār per non rallentare la propria marcia alla conquista di [[Gerusalemme]].
Nel [[1102]], tuttavia, Raimondo di Saint-Gilles riprese la campagna per conquistare Tripoli, non tanto in funzione anti-islamica, quanto per impedire a [[Boemondo I d'Antiochia|Boemondo di Taranto]] di estendere il territorio del [[Principato d'Antiochia]], facendone una roccaforte normanna contro il [[Regno di Gerusalemme]]. In questa campagna, Raimondo fu sostenuto sia dall'imperatore [[Impero bizantino|bizantino]] [[Alessio I Comneno]] ([[1081]]-[[1118]]), che era un acerrimo nemico di Boemondo di Taranto, sia dalla flotta della [[Storia di Genova|città di Genova]], che ambiva a consolidare la propria egemonia sul Mediterraneo orientale.
Dopo la morte di Raimondo, la campagna militare fu proseguita dal nipote [[Guglielmo Giordano di Cerdanya|Guglielmo Giordano]] e dal figlio [[Bertrando II di Tolosa|Bertrando di Tolosa]], che, nonostante i rinforzi militari giunti da [[Damasco]], riuscirono infine a prendere Tripoli nel [[1109]], dopo un [[Assedio di Tripoli|assedio]] durato sette anni.
La città divenne la capitale della [[Contea di Tripoli]], uno degli [[Stati crociati|stati feudali latini d'Oriente]], per 180 anni. In questo periodo si svilupparono l'industria del [[vetro]] e della [[seta]], prosperarono i commerci con l'[[Europa]] e venne portata a termine la costruzione della '''Cittadella''' oggi nota come ''Qalʿah Sanǧīl''.
Nel [[1287]] i mercanti [[Storia di Genova|genovesi]] si ribellarono a Lucia, ultima esponente della dinastia regnante, e, sostenuti dall'ammiraglio [[Benedetto Zaccaria]], cercarono di far eleggere un [[podestà]] di loro gradimento alla guida della città, mentre i nobili proclamarono la fine della dinastia ed istituirono il [[Comune|libero comune]], eleggendo [[Bartolomeo Embriaco]] come [[sindaco]]. Temendo che Tripoli diventasse definitivamente una [[Colonia (insediamento)|colonia]] genovese, gli emissari [[Storia di Venezia|veneziani]] e [[pisa]]ni chiesero l'intervento del sultano [[Mamelucchi|mamelucco]] Saīf al-Dīn Qalawūn al-Ālfī al-Manṣūr, il quale conquistò la città nel [[1289]].<ref name="nota_Crociate">
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Abitata in maggioranza da [[Sunniti|musulmani sunniti]], la città divenne un epicentro dell'opposizione agli assetti politici e istituzionali scaturiti dal cosiddetto [[Libano#Politica|"patto nazionale"]] del [[1943]], che aveva sancito l'egemonia della comunità religiosa [[Chiesa Maronita|cristiana maronita]].
Nel [[1958]] la città fu la sede di prolungati scontri armati tra l'esercito, fedele al presidente filo-occidentale Camille Chamoun, e le milizie [[Gamal Abd el-Nasser|nasseriste]] di ispirazione ideologica nazionalista panaraba, sostenute dal primo ministro Rashid Karame.
Durante la guerra civile libanese ([[1975]]-[[1990]]) Tripoli fu il teatro di aspri scontri, soprattutto nel [[1983]], quando contrapposte fazioni palestinesi si scontrarono tra loro e, in seguito, quando le truppe [[siria]]ne intervennero contro le milizie dell'[[OLP]], costringendo infine [[Yasser Arafat]] a fuggire via mare alla volta di [[Tunisi]].
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Un grande stadio è stato costruito per ospitare la partita inaugurale e le partite del gruppo B della [[Coppa d'Asia|Coppa AFC d'Asia di calcio]] del [[2000]].
Quasi contemporaneamente è stato completato il modernissimo [http://www.economy.gov.lb/MOET/English/Panel/Trade/InternalTrade/RashidKaramehFair.htm spazio fieristico] alle porte della città.
Nell'estate del 2007 nei campi profughi palestinesi alla periferia di Tripoli si insediarono delle cellule terroristiche di [[al-Qa'ida]], queste cellule presero il nome di [[Fatah al-Islam]].
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== Collegamenti esterni ==
* {{lingue|en|fr}} {{lingue|ar}} [http://www.destinationlebanon.com/Promenade/tripoli.asp Destination Lebanon: Tripoli] (include una mappa e una galleria fotografica)
* {{
* {{en}} [http://www.tripoli-lebanon.com//tourism.html Tripoli-Lebanon.com] (include un elenco di tutti i principali monumenti della città)
* {{en}} {{lingue|ar}} [http://www.tripoli-city.org/ Tripoli-City.org]
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