Carlo Collodi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 30:
Nel [[1850]] diventò amministratore della libreria Piatti, che, come spesso accadeva all'epoca, svolgeva anche attività di [[editoria]]. Collodi collabora con i giornali: [[L'Opinione (quotidiano)|L'Opinione]], [[Il Nazionale (quotidiano)|il Nazionale]], la ''Gazzetta d'Italia'' e ''l'Arte''. Nel [[1853]] abbandonò ''l'Arte'' per dirigere la ''Scaramuccia'' <ref >{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=66 }}</ref> che poi acquistò con il contributo dello zio paterno. Si occupò di tutto: musica, teatro, letteratura. Nel [[1856]] collaborò con la rivista umoristica [[La Lente (1856)|La Lente]] dove firmò per la prima volta con lo pseudonimo di Collodi<ref name="Dedola68">{{Cita libro|autore =Rossana Dedola| titolo = Pinocchio e Collodi| anno = 2002 | editore = Bruno Mondadori|p=68 }}</ref>. Dello stesso anno sono le sue prime opere importanti: ''[[Gli amici di casa]]'' e ''[[Un romanzo in vapore. Da Firenze a Livorno. Guida storico-umoristica]]''. Nel [[1857]] fu corrispondente a [[Bologna]] de ''L'Italia musicale'' di [[Milano]]<ref name="Dedola68"/>.
 
Nel [[1859]] partecipò alla [[Seconda guerra di indipendenza italiana|Seconda guerra d'indipendenza]] come soldato regolare piemontese nel Reggimento lancieriLancieri di Novara. Finita la campagna militare ritornò a [[Firenze]]. Nel [[1860]] diventò censore teatrale. Nel [[1868]], su invito del [[Ministero della Pubblica Istruzione]], entrò a far parte della redazione di un dizionario di lingua parlata, il ''Novo vocabolario della lingua italiana secondo l'uso di Firenze''.
 
Nel [[1875]] ricevette dall'[[Libreria Editrice Felice Paggi|editore Felice Paggi]] l'incarico di tradurre le [[fiaba|fiabe]] francesi più famose. Collodi tradusse [[Charles Perrault]], [[Marie-Catherine d'Aulnoy]], [[Jeanne-Marie Leprince de Beaumont]]. Effettuò anche l'adattamento dei testi integrandovi una [[morale]]; il tutto uscì l'anno successivo sotto il titolo de ''[[I racconti delle fate]]''.