AVIA FL.3: differenze tra le versioni

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|Costruttore = {{bandiera|ITA 1861-1946}} [[Azionaria Vercellese Industrie Aeronautiche|AVIA]]<br/>{{bandiera|ITA}} [[Francis Lombardi|Lombardi]]
|Data_ordine =
|Data_primo_volo = 19 aprile [[1939]]<ref>Gregory Alegi. AERONAUTICA, luglio 2006.</ref>
|Data_entrata_in_servizio =
|Data_ritiro_dal_servizio =
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|Altri_utilizzatori = {{bandiera|DEU 1933-1945}} [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]<br/>{{bandiera|HRV 1941-1945}} [[Zrakoplovstvo Nezavisne Države Hrvatske|ZNDH]]
|Esemplari = oltre 700
|Costo_unitario = [[lira italiana|£]] 55&nbsp;000 (1939)<ref>Avia FL.3 in ''Museo dell'Aeronautica Gianni Caproni''.</ref>
|Sviluppato_dal =
|Altre_varianti = [[AVIA L.4]]
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|Altro =
|Note =
|Ref = i dati sono estratti da ''Dimensione Cielo, Aerei Italiani nella 2ª Guerra Mondiale Vol.11, Scuola-Collegamento Vol.2''<ref>{{citaCita|Brotzu e Cosolo 1977|p. 5|Brotzu}}.</ref>
}}
[[File:AVIA FL.3 I-FQUA 1973.jpg|thumb|Un AVIA FL.3 all'[[aeroporto di Alghero-Fertilia]] nel [[1973]].]]
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La concezione dell'L.3 è direttamente conducibile al desiderio di [[Italo Balbo]], allora ministro dell'aviazione, di promuovere la cultura aeronautica di massa con conseguente sviluppo dell'aeronautica da turismo. In quest'ottica fa emanare nel gennaio [[1928]] un concorso ministeriale per la realizzazione di un velivolo leggero da utilizzarsi nei ruoli di [[aereo da turismo]], [[aereo da collegamento|da collegamento]] ed [[aereo da addestramento|addestratore basico]] per le scuole di volo civili, gli aeroclub e la [[Reale Unione Nazionale Aeronautica|Reale Unione Nazionale Aeronautica (RUNA)]], e della Regia. Al bando di concorso parteciparono la quasi totalità delle aziende di produzione aeronautica del territorio nazionale, tra cui l'Anonima Vercellese Industria Aeronautica (AVIA) con il suo FL.3 pur risultando nettamente in ritardo rispetto ad altri progetti. Alla fine furono addirittura dieci i progetti che vennero ritenuti all'altezza dei requisiti richiesti; oltre l'FL.3, il vincitore [[Fiat-Ansaldo A.S.1]], il [[Breda Ba.15]], il [[CAB C.4]], il [[CANT 26]], il [[Caproni Ca.100]], l'[[IMAM Ro.5]], il [[Macchi M.70]], il [[Magni Vittoria]] ed il [[Piaggio P.9]].
 
Il progetto dell'FL-3 si deve alla volontà di [[Francis Lombardi]] il quale fonda la sua azienda con alcuni amici ed affida agli [[ingegnere|ingegneri]] [[Cesare Mosso]], [[Ugo Graneri]] e [[Pieraldo Mortara]].<ref name = "GAVS">Avia FL 3 in GAVS sezione di Torino.</ref>.
 
Il [[prototipo]] venne portato in volo per la prima volta nel [[1937]] equipaggiato con un motore [[Walter Persy]] smontato dal [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] [[Zlin Z-XII]] di proprietà dello stesso Lombardi.
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*I-AIAE presso il [[museo dell'Aeronautica Gianni Caproni]] di [[Trento]].
*I-ADOD presso il [[museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle]], [[Bracciano]], [[provincia di Roma]].
*I-AIAD presso il [[museo dell'aria e dello spazio]] di San Pelagio, [[Due Carrare]], [[provincia di Padova]].<ref>{{citaCita web|autore=|url=
http://www.preservedaxisaircraft.com/Italy/avia.htm|titolo=Avia|accesso=7 agosto 2009|lingua=en|editore=http://www.preservedaxisaircraft.com|sito=Preserved Axis Aircraft}}</ref>