Enrico II il Santo: differenze tra le versioni

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Molto religioso e convinto assertore delle responsabilità dell'Imperatore nei confronti della fede e della prosperità dei suoi sudditi, esercitò sulla Chiesa e sui monasteri tedeschi un forte controllo, inteso in primo luogo a promuovere una riforma morale dei costumi nello spirito dell'ordine cluniacense, e a livello politico per renderli un contrappeso valido e sostanziale rispetto al potere e all'ingerenza dell'aristocrazia laica, così come era già stato fatto da [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]]. Nel 1013 prende sotto la propria protezione l'abbazia benedettina di [[Duomo di Sansepolcro|Sansepolcro]], nell'[[Alta Valle del Tevere]], di cui, in alcuni privilegi degli anni successivi, si dirà fondatore<ref>Cfr. ''Una Gerusalemme sul Tevere. L'abbazia e il Burgus Sancti Sepulcri (secoli X-XV)''. Atti del convegno (Sansepolcro 2012), a cura di M. Bassetti - A. Czortek - E. Menestò, Spoleto 2013; A. Czortek, ''Un'abbazia, un comune:Sansepolcro nei secoli XI-XIII'', Città di Castello 1997; E. Agnoletti, ''Sansepolcro nel periodo degli abati'', Città di Castello 1976; I. Ricci, ''L'Abbazia camaldolese e la cattedrale di San Sepolcro'', Sansepolcro 1943</ref>.
 
La sua morte, nel luglio del [[1024]], fu accompagnata in [[Italia]] da sommosse di popolo e dall'incendio del palazzo imperiale di [[Pavia]], in Germania da un'irreale assenza di conflitti intestini tra i principi, segno di una politica interna che alla lunga aveva dato i suoi frutti. Gli succedette [[Corrado II il Salico]], iniziatore della dinastia di [[Franconia (regno)|Franconia]].
 
== Culto ==