Potenza (Italia): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 350:
==== Piazze e larghi ====
[[File:157371-800x518.jpg|left|thumb|429x429px|Piazza Mario Pagano.]]
*
*
*
*
*
*
* ''Piazza Duca della Verdura''. Piccolo e grazioso slargo incastonato tra gli edifici, è collegato da scalinate alla Via Pretoria, da un lato, alla sottostante Via del Popolo, dall'altro. Un tempo era chiamato ''Largo Tassiello'' o ''Porta della Trinità'' per la presenza della posterula alla termine della scalinata di congiungimento con la Via Pretoria (ancora visibile nel [[1857]]). Dal [[1845]], il Regolamento di Polizia Urbana e Rurale stabilì che vi si dovesse svolgere la vendita della carne, del pesce e del baccalà. La Piazzetta, priva di pavimentazione, polverosa e invasa dalla spazzatura e dai resti delle macellazioni, fu ridotto a luogo malsano ed inospitale, fino a quando ''Francesco Benso Duca della Verdura'', Intendente a Potenza dal [[1847]], ne dispose la bonifica e la pavimentazione. Agli inizi del secolo scorso, per una evidente incomprensione della denominazione derivante dal nome dell'antico Intendente della città, determinata anche dalla destinazione d'uso dello slargo, la Piazzetta divenne per i potentini la ''Piazzetta del Pesce'' o ''Piazza della Verdura''. Fino alla ristrutturazione a seguito del [[Terremoto dell'Irpinia (1980)|terremoto del 1980]], erano visibili, al centro della stessa, due file parallele di banconi in pietra, coperti da un'unica grande tettoia, destinati appunto allo svolgimento del mercatino di generi alimentari. La Piazzetta ha conservato, in parte, l'antica destinazione commerciale; ma nei mesi estivi si trasforma in spazio culturale, ospitando rassegne cinematografiche e manifestazioni musicali.
* ''Piazza Giacomo Matteotti''. L'antica denominazione di ''Piazza Sedile'' (mutata nel secolo scorso in ''Piazza del Fascio'' e, dopo il [[1944]], in Piazza Giacomo Matteotti) rivela la sua originaria destinazione politica. Qui sorgeva il ''Seggio dell'Università'', dove si riuniva il popolo in occasione delle assemblee elettorali, probabilmente risalente nel suo impianto originario all'epoca Angioina. Sulla piazza si affacciavano botteghe e taverne, e, per Decreto Regio del [[1810]], vi si svolgeva il mercato alimentare. Sul lato meridionale, lì dove oggi sorgono il Muraglione ed il Tempietto di S. Gerardo, c'erano la cappella di S. Domenico, con la vicina Torre, i locali della cosiddetta neviera (dove si raccoglieva la neve), la Porta ed il Vicolo della Beccheria (dove avveniva la macellazione degli animali e la vendita delle carni). In occasione della festa del Patrono della città, S. Gerardo, nella piazza veniva innalzata la cassa armonica, per le esibizioni della banda musicale<ref name="Fonte: basilicata.cc" />.
|