Cornelio Fabro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m apostrofo tipografico
Riga 18:
 
==Biografia==
Nacque in Flumignano, frazione del comune di Talmassons ([[provincia di Udine|UD]]). Nel [[1922]] entrò come aspirante nel seminario degli [[stimmatini]]. Compiuti tutti gli studi inferiori e superiori, nel [[1931]] si laureò in Filosofia presso la [[Pontificia Università Lateranense]] (con il massimo dei voti, la lode e l'assegnazione di un premio speciale). Il titolo della sua tesi di laurea è: ''L’oggettivitàL'oggettività del principio di causa e la critica di [[David Hume|D. Hume]]''. Alla Lateranense, il Fabro era stato in precedenza allievo del biologo [[Giuseppe Reverberi]]. Nel [[1935]] riceve l'[[ordinazione]] sacerdotale, e consegue (con pieni voti e lode) la licenza in Teologia presso la [[Pontificia Università San Tommaso d'Aquino]].
 
Si dedica quindi allo studio da una parte delle scienze naturali e biologiche, per le quali sembra avviarsi alla docenza universitaria, dall'altra, e soprattutto, della filosofia: nel [[1938]] consegue il [[dottorato in teologia]] nella Pontificia Università «Angelicum» con la dissertazione teologica ''La nozione metafisica di partecipazione secondo San Tommaso'', che diventa un'opera capitale per la comprensione della [[Quarta Via]] e di tutto il pensiero [[Tomismo|tomista]]. Nel [[1939]] è docente straordinario di Metafisica nell'Ateneo Urbaniano (dal [[1941]] diventa ordinario).
Riga 75:
* Rosa Goglia, ''Cornelio Fabro. Profilo biografico, cronologico, tematico da inediti, note di archivio, testimonianze'', EDIVI, Segni, 2010.
* Ariberto Acerbi (a cura di), ''Crisi e destino della filosofia. Studi su Cornelio Fabro'', EDUSC, Roma, 2012.
* Tommaso Valentini, ''Dal "tomismo essenziale" alla critica della modernità. La prospettiva filosofica di Cornelio Fabro'', in Tommaso Valentini, ''Filosofia e cristianesimo nell’Italianell'Italia del Novecento'', Presentazione di A. Rigobello, Drengo Edizioni, Roma 2012, pp. 537–570.
 
==Voci correlate==