Fabio Albergati: differenze tra le versioni

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Scrittore copioso e molto noto nella sua epoca, fu ispirato dal movimento della [[Controriforma]]. Meritano di essere ricordate tra le sue opere:
* ''Ragionamento al Cardinal S. Sisto come nipote di papa Gregorio''(1572): scritto in occasione della nomina a cardinale di [[Filippo Boncompagni]], venne raccolto nel 1598 nel “Tesoro Politico” di Comino Ventura;
* ''Del modo di ridurre alla pace le inimicizie private'' (1583): in quest’operaquest'opera, Albergati esamina le questioni d’onored'onore come fonti di discordia: ricordando come la preservazione della pace civile sia necessaria come fondamento della società, viene condannato l’istitutol'istituto del duello, privilegiando invece il ruolo arbitrale del principe;
* ''De i discorsi politici libri cinque. Nei quali viene riprovata la dottrina di Giovanni Bodino e difesa quella di Aristotele'' (1602): fu questa l’operal'opera che diede ampia notorietà all’Albergatiall'Albergati: riproponendo i principi dell’interpretazionedell'interpretazione della norma giuridica basati su [[Aristotele]], Albergati asseriva l’erroneitàl'erroneità di molte delle tesi di [[Jean Bodin]], sostenendo, per esempio, l’impraticabilitàl'impraticabilità della giustizia armonica e riproponendo un modello di giustizia legato all’equitàall'equità propria del sovrano;
* ''Le Morali'' (1627): scritto pubblicato postumo, è una dissertazione sulle virtù trattata secondo il pensiero aristotelico;
* ''La Republica regia'' (1627): anch’essoanch'esso pubblicato postumo, costituisce un’utopiaun'utopia politica di buon governo.
 
Alcune sue opere rimasero inedite, come un ''Discursus de Curia Romana'' ed una ''Disputatio de causis bellorum religionis'', conservate rispettivamente nella [[Biblioteca Vaticana]] e nella [[Biblioteca Ambrosiana]]. Tutte le altre sue opere, eccetto il ''Ragionamento'', furono raccolte in un’unicaun'unica edizione nel [[1664]], in cui figura anche un compendio sulla sua vita.
 
== Bibliografia ==