Land art: differenze tra le versioni

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{{Citazione|L’unico mezzo con cui possiamo preservare la natura è la cultura|[[Wendell Berry]]}}
 
Il rapporto che lega l’individuo all’ambiente è di primaria importanza, dal momento che la natura fa da sfondo al quadro della nostra esistenza; infatti, siamo destinati a sbocciare e a decomporci nella sua vasta matrice; ma la nostra ambizione e i nostri talenti, combinandosi, ci inducono a desiderare qualcosa di più della semplice sopravvivenza: aspiriamo a lasciare un segno, a inscrivere le nostre osservazioni e i nostri gesti nel paesaggio, nel tentativo di interpretare e superare lo spazio in cui viviamo.<br />
 
== Contesto ==
Gli anni Sessanta, nei paesi occidentali, sono caratterizzati da una profonda tensione e sfiducia che sta alla base della confusione del momento; infatti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo Stato, in quanto principale strumento di azione sociale, aveva cominciato a perdere di autorevolezza e si erano sviluppate le più intricate dinamiche del consumismo e delle nuove tecnologie.<br />
Si mira ad un definitivo sfondamento dei confini tradizionali della pittura e della scultura, che rimangono pratiche di peculiare importanza, ma non più dominanti nella creazione artistica, alla creazione di un nuovo e diretto rapporto tra arte e vita, ad un coinvolgimento concreto della realtà oggettuale quotidiana, ad un’apertura provocatoria della cultura di élite all’universo delle culture di massa, ad un processo di riflessione sui limiti dei linguaggi artistici e del sistema dell’arte.<br />
La nascita di un concetto generale di rivoluzione, poco circoscrivibile per tutto ciò che può includere, quindi gli sforzi volti a ricreare o persino a rifondare un’idea di società, sono alla base di una proliferazione di nuovi movimenti artistici. Emergono, infatti, in questa epoca, diverse ricerche artistiche che assumono un carattere internazionale, pur non tralasciando l’aspetto nazionale, comunque significativo, che si sviluppano poi nel decennio successivo. La nuova arte americana ed europea si sviluppa attraverso varie tendenze in pratica compresenti e legate tra loro: Pop Art, Fluxus ed Happening, Performance Art e Body Art, Minimal Art, Land Art-Earth Works, Process Art, Arte Povera, Arte Concettuale.<br />
 
== Definizione ==
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''Land Art'' è il titolo del film di Gerry Schum che, nel 1969, documenta gli interventi di Michael Heizer, Walter De Maria, Robert Smithson, Richard Long, Dennis Oppenheim, Barry Flanagan e Marinus Boezem.<br />
''Earth Works'' è invece il titolo di una mostra organizzata da Robert Smithson, dell’ottobre del 1968, presso la Dwan Gallery di New York, ispirata ad un romanzo di fantascienza di Brian W. Aldiss, ambientato in un futuro in cui persino il suolo è ormai un bene prezioso; la rassegna consiste in uno sguardo pessimistico sul futuro dell’America e del suo patrimonio ambientale; quattordici artisti, per lo più giovani e poco noti, espongono opere troppo grandi o difficili da trasportare, tanto che la maggior parte di esse viene mostrata solo attraverso fotografie.<br />
La Land Art designa artisti di tutto il mondo, caratterizzati da approcci molto differenti e le cui concezioni e realizzazioni possono essere perfino contrastanti; in questo senso essa non può essere considerata un movimento nell’accezione tradizionale del termine; infatti, è un iponimo imperfetto che designa la fitta e allo stesso tempo impalpabile trama basata su un’affinità concettuale.<br />
 
== Caratteristiche ==
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Agire in luoghi solitari, non toccati o abbandonati, porta l’uomo alla comprensione della sua limitatezza di fronte al cosmo. Il grande impiego di energie umane e mezzi meccanici risulta alla fine ben poca cosa di fronte alla forza primordiale e ai tempi lunghissimi della natura: le forme geometriche primarie sono segni destinati prima o poi ad essere riassorbiti dai processi naturali e il progressivo degrado delle opere e la quasi inaccessibilità dei luoghi fa sì che queste risultino inamovibili e, con il passare del tempo, praticamente invisibili. Infatti, il nostro rapporto con la terra è complesso: anche se sfruttiamo e aggrediamo la natura per strapparle ciò che è necessario alla nostra sopravvivenza, siamo tuttavia consapevoli della sua trascendente imperturbabilità, del suo terrificante e incontrollabile potere.<br />
Con questo progetto contro culturale, volto a smantellare l’autorità sociopolitica esistente, l’artista, spesso personaggio di rilievo, patrocinato dalle gallerie, sostenuto da mecenati, con pieno accesso alle risorse dell’arte contemporanea, lasciando gli spazi espositivi, si sottrae alle regole del mercato, imponendo a quest’ultimo la ricerca di nuovi metodi che tengano conto del mutato statuto dell’opera, intraprendendo quindi un atteggiamento in qualche modo contrario all’autorità e di rottura con la tradizione; scrive Micheal Heizer: ''-I musei e le collezioni sono stracolmi, i pavimenti stanno per cedere, ma lo spazio reale esiste-.''<br />
Nonostante ciò il sistema dell’arte possiede la capacità di fagocitare anche ciò che pare agli antipodi delle sue norme e quindi, anche per la Land Art si è trovato il modo di oggettualizzare l’azione dell’artista attraverso la registrazione mediante progetti, grafici, fotografie, filmati, narrazioni e certificati delle opere, collocate permanentemente in luoghi distanti o già distrutte. Tutto ciò crea però una radicale dislocazione del concetto di punto di vista, non più legato alla posizione fisica, ma alla modalità di confronto con l’opera d’arte. <br />
Quello che rimane da vedere è esposto solo nelle gallerie o nei musei, proprio quei luoghi da cui gli artisti intendevano prendere le distanze; ci si trova quindi di fronte a lavori che hanno praticamente caratteristiche concettuali.<br />
Importante è la scelta di visione delle opere d’arte dal vero. Si sostiene che la vista dall’alto implichi uno sguardo totalizzante e onnicomprensivo e generi la sensazione di osservare qualcosa, mentre quella dal basso suggerisce un’idea di partecipazione e comunità, l’effetto fenomenologico di camminare attraverso lo spazio.<br />
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== Principali artisti ==
I principali artisti della Land Art sono Michael Heizer, Robert Smithson, Walter De Maria, Richard Long, Dennis Oppenheim, Beverly Pepper, James Turrel e Christo, [[Croce Taravella]] ma anche Robert Morris (nel 1966 progetta un grande anello di terra ricoperto d’erba per un aeroporto, ma solo nel 1971 in Olanda riesce a concretizzare il suo progetto Observatory, una complessa costruzione ad anelli concentrici) è protagonista di operazioni ambientali di notevole rilievo. L'artista [[Alberto Burri]], pittore e scultore italiano, figura internazionale di primissimo piano nell'arte del dopoguerra, realizza, rivestendo le macerie della ormai distrutta (dal terremoto) città di [[Gibellina]], un famoso e mirabile esempio di Land Art che si estende per quasi 12 ettari, il ''[[Cretto di Burri|Grande Cretto]]''.<br />
 
=== Michael Heizer ===
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Nel 1968 realizza ''Dissipate'', cinque enormi fosse rettangolari, bordate da lastre d'acciaio, disposte secondo uno schema casuale, creato facendo cadere fiammiferi su un pezzo di carta.<br />
Nel 1969 realizza ''Displaced-Replaced Mass'', delle fosse rettangolari con le pareti in cemento, in cui vengono collocati dei massi di granito trasportati dalla montagna della High Serra al deserto tramite una gru.<br />
Nel 1969-1970 realizza, per l’esposizione alla Dwan Gallery, nonostante in seguito venga donata al Los Angeles Museum of Contemporary Art, ''Double Negative'', il suo intervento più grandioso, due enormi scavi (560 metri di lunghezza, 10 metri di larghezza e 15 metri di profondità) di forma regolare uno di fronte all'altro, ai due lati di uno stretto canyon del Virgin River Mesa, ottenuti servendosi di bulldozer. Si crea così una linea immaginaria larga 13 metri e lunga 457, che attraversa la voragine dopo la rimozione di 244.800 tonnellate di arenaria e riolite.<br />
 
=== Robert Smithson ===
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L’opera consiste in un grande omaggio alla natura e a quest’ultima ritorna: non appena viene terminata, incomincia l’azione dell’acqua salata; anzitutto la superficie laterale della passerella inizia a coprirsi di microrganismi che ne fanno il proprio habitat, poi la concentrazione di sale inizia a salire verso il centro della spirale, rendendo, in tale zona, l’acqua più rossa, poi violacea, per ritornare blu ai bordi.<br />
Negli anni la spirale è stata coperta da un innalzamento del livello del lago, che l'ha resa sempre più abitata da alghe ed animali, ma soprattutto visibile solo dall’elicottero.
Essa consiste in una realizzazione monumentale che testimonia la forza delle tecnologie moderne, ossia le macchine di scavo e di trasporto, ma che appare come un gigantesco monumento primitivo.<br />
 
=== Walter De Maria ===
De Maria nel 1968 a Monaco di Baviera espone un'opera ''The Land Show: Pure Dirt, Pure Earth, Pure Land'', realizzata successivamente nel 1977 in forma permanente a New York, importante non soltanto per la Land Art, ma anche per la Process Art, dove tutto lo spazio espositivo della galleria Heiner Friederich, è riempito da uno spesso strato di terra, 1600 metri cubi, in modo tale da produrre un rovesciamento tra esterno e interno, tra spazio naturale e spazio culturale, e l'opera d'arte corrisponde con la materia fisica primaria per eccellenza.<br />
Nello stesso anno, realizza ''Mile Long Drawing'', due linee parallele tracciate con del gesso in polvere lunghe un miglio, dove prevede la costruzione di due muri in cemento mai realizzati, una sorta di corridoio con l’effetto di un inquietante spaesamento.<br />
Nel 1977 nel New Mexico, realizza ''Lightning Field'', il più spettacolare lavoro sul territorio, una piana arida rettangolare nella quale sono stati disposti quattrocento pali metallici a punta, in sequenze regolari; aspetti determinanti di questa gigantesca installazione sono il rapporto tra cielo e terra, gli effetti di luce, in particolare durante i temporali, le folgori che si scaricano a terra, attirate dai pali che fungono da parafulmini. La fruizione ottimale dell'opera si ha quando il visitatore si trova nella massima solitudine. ''-L’isolamento è l’essenza della Land Art-'', ha dichiarato l’artista, ''-Per visitare l’installazione bisogna fare un viaggio in aereo, dormire sul posto e svegliarsi all’alba, quando i primi raggi del sole si riflettono sulle punte dei pali-''.<br />
 
=== Richard Long ===
Long non ama essere definito un artista della Land Art, ma, a partire dal 1967, la sua ricerca ha indubbiamente molti aspetti di tale tendenza, anche se diversa è la relazione con i territori naturali. <br />
L'artista adotta un atteggiamento che potrebbe essere definito "ecologico", in quanto l'essenza delle sue opere è l'esperienza stessa del camminare, dell'esplorare luoghi in un rapporto solitario e di totale immersione nella natura, non intervenendo mai in maniera aggressiva, senza determinare mai trasformazioni traumatiche.<br />
Attraverso uno studio approfondito e appassionato dell'identità geografica, utilizzando esclusivamente materiali trovati sul posto, lascia segni del suo passaggio: lunghe tracce lineari pestando l’erba dei campi e delle radure, gruppi di pietre disposte in fila, in quadrati, in cerchi, o pezzi di legno come reperti archeologici primitivi.<br />
Le configurazioni sono di tipo minimalista, ma ogni rigidità geometrica è neutralizzata dal carattere grezzo e naturale dei materiali.<br />
Installazioni analoghe a quelle esterne vengono realizzate anche all’interno delle gallerie e dei musei.<br />
Tutto questo lavoro viene registrato attraverso una documentazione fotografica e una descrizione letterale del viaggio sempre fatto a piedi.<br />
 
=== Dennis Oppenheim ===
La ricerca di Dennis Oppenheim è caratterizzata da lavori concettuali, performance e ironiche installazioni oggettuali; i suoi interventi nella natura, a differenza di quelli degli altri land-artisti, non hanno valenze monumentali e non sono permanenti.<br />
Nel 1968, presso un lago nel Connecticut, scava ''Time Pocket'', una traccia lunga due miglia.<br />
Nel 1969, presso il lago Babe a Ithaca, realizza ''Accumulation Cut'', un taglio, con una motosega, della superficie ghiacciata di un torrente che divide due territori, perpendicolare alla cascata.<br />
 
=== James Turrell ===
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=== Croce Taravella ===
Nel 1998 segue una fase sperimentale del suo lavoro che lo conduce alle installazioni con cemento, ferro, legno e rottami intrisi di colore e impastati di stracci che rappresenteranno scenari naturali plastici, poi realizzati tra le montagne dell’entroterra siciliano, come l'opera di Land Art "''Lago di Pietra''" a Mazzarino in [[provincia di Caltanissetta]], poi simile a Nicosia in [[Provincia di Enna]]. <br />
Nel 2006 quella in [[Cina]] a Guilin ricrea tutto il paesaggio montuoso che si trova attorno a lui nel Parco sculture Internazionale dello Yuzi Paradase con l'utilizzo di pietra, cemento, asfalto e colori elastrometrici rivivedendo un paesaggio naturale plastico di dimensioni umane.<ref>{{Cita web|http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/01/09/opera-formato-natura.html|Opera a formato naturale |09/01/2000|editore=repubblica.it}}</ref> <br />
 
=== Christo e Jeanne-Claude ===
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I primi oggetti impacchettati di Christo, ispirati all’opera, degli anni venti, ''L’enigma di Isidore Ducasse'' di Man Ray, risalgono al 1958. Poco dopo incontra Jeanne-Claude, che diventa sua moglie, e con la quale inizia una lunga collaborazione artistica: l’impacchettamento di alcuni luoghi, in cui lui si occupa del disegno e lei degli aspetti organizzativi.
Per le loro opere si avvalgono della collaborazione di molte persone, mentre per il finanziamento si affidano ai proventi della vendita dei disegni preparatori dei progetti stessi.<br />
Realizza impacchettamenti di grandi monumenti urbani, come l’Arco di Trionfo a Parigi, o siti naturali, come la scogliera di Little Bay in Australia e di un gruppo d’isole al largo della Florida.<br />
 
=== Alberto Burri ===
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- Francesco Poli, 2005, Arte Contemporanea: le ricerche internazionali dalla fine degli anni cinquanta a oggi, Mondadori Electa<br />
- Francesco Poli, 2006, La scultura del Novecento, Laterza<br />
- Francesco Poli, 2009, Minimalismo, Arte Povera, Arte Concettuale, Laterza<br />
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Land art}}<br />
 
{{interprogetto | v=Materia:Le ricerche americane | etichetta= Materia:Le ricerche americane}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|http://dreher.netzliteratur.net/6_LandArt_Titel.html |"Thomas Dreher: Intermedia Art" sulla Land Art]}}
 
[[Categoria:Movimenti artistici]]