Marcel Callo: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nacque in una modesta famiglia di operai da Marcello e Felicita Maria Giuseppina; secondo di 9 figli, crebbe in un ambiente profondamente cristiano. I suoi genitori lavorano in uno stabilimento chimico e sono attenti ad inserirlo in gruppi e associazioni giovanili di tradizione cattolica. Frequentò le scuole a Rennes e fece a lungo il chierichetto. Si iscrisse dapprima ad un movimento cristiano detto "crociata eucaristica", molto diffuso negli ambienti scolastici,
Il clima che Marcel trovò in questo ambiente non fu dei migliori, infatti c'era il cattivo costume tra gli operai di [[bullismo|maltrattare i più piccoli]]. Marcel rimase sconvolto perché negli ambienti frequentati in precedenza era stato abituato a un tutt'altro clima. Nel [[1935]] su invito dell'abate Martinais entrò nella [[JOC]] (Gioventù Operaia Cristiana), dove privilegiò la [[spiritualità|vita spirituale]] come sorgente di ogni azione, portando nel mondo operaio un'attenzione particolare per la [[fede]]. Diventato in seguito presidente della sezione di Rennes si prodigò per essa assumendosi ogni sorta di responsabilità.
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I nazisti lo arrestarono insieme al suo gruppo, il 19 marzo [[1944]]. Prima fu rinchiuso nella prigione di [[Gotha]], dopo nel campo di [[Campo di concentramento di Flossenbürg|Flossenbürg]], infine lo mandarono a Mauthausen-[[Campo di concentramento di Gusen|Gusen II]].
Nel campo, pur soffrendo la fame e la sete, percosso, lavorando dodici ore al giorno nella soffocante fabbrica sotterranea "''B8 Bergkristall"'' in [[Sankt Georgen an der Gusen|St. Georgen/Gusen]], la sua fede non cessò di aumentare. Ben presto si ammalò e fu mandato come tre mila altri di Gusen II all'infermeria in Mauthausen, a due passi dal forno crematorio. Là continuò a sostenere i suoi compagni di sventura, fino all'ultimo. Morì infine, sfinito dagli stenti e spossato dalla dissenteria, il
Il colonnello Tibodo, che aveva visto morire migliaia di prigionieri, l'assistette all'alba del 19 marzo 1945. Testimoniò con insistenza ed emozione che: « ''Marcel aveva lo sguardo d'un santo'' ».
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== [[Culto]] ==
[[Papa Giovanni Paolo II]] lo ha beatificato, il
La causa di beatificazione collettiva d'una cinquantina d'altri "martiri del STO" è sempre in corso dalla fine degli anni '80. Fu infatti in seno ad un gruppo di responsabili dell'[[Azione Cattolica]] clandestina in Turingia che Marcel Callo fu arrestato. Anche se egli fu una figura emblematica di questo gruppo, il suo destino non è separabile da quello dei suoi compagni di sventura, in questa regione come in tutta la Germania. La parrocchia Marcel Callo a [[Linz]]-Auwiesen porta il suo nome. La Commune di St. Georgen/Gusen ha nominato una strada dopo di lui.
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