Locomotiva FS 640: differenze tra le versioni
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Le nuove macchine vennero giudicate soddisfacenti dai tecnici delle FS e sotto certi aspetti anche superiori nei servizi veloci con poche fermate e lunga percorrenza. Il successo del gruppo orientò definitivamente la scelta delle FS in favore della semplice espansione e del vapore surriscaldato con pressione di esercizio della caldaia di 12 bar nei successivi progetti di locomotive.
All'inizio degli [[anni 1930|anni trenta]] le Ferrovie dello Stato trasformarono quindici locomotive gr. 630 in altrettante gr.640; queste mantennero il proprio numero progressivo di origine aumentato di 300 e costituirono il sottogruppo 640 con numeri saltuari compresi tra 305 e 379. In ragione di tale modifica il quantitativo complessivo di 640 salì a 184 unità. Le loro caratteristiche tuttavia erano differenti sia nella caldaia che nella distribuzione a valvole di tipo [[Arturo Caprotti|Caprotti]]<ref name="Mascherpa p.29">{{Cita|Mascherpa, Così nacquero le 640|p.29}}.</ref>.
Un'ulteriore aumento del numero di unità si ebbe ancora nel [[1951]] quando 4 locomotive di tipo similare appartenenti alla ''Strade Ferrate di Biella'' vennero incorporate nel parco FS<ref name="Mascherpa p.29"/>.
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Nel [[1953]] la 640.074 fu oggetto di un esperimento, andato male, di trasformazione dell'alimentazione da carbone a metano. Dagli [[anni 1960|anni sessanta]] iniziarono gli accantonamenti e le demolizioni; iniziarono per prime le ultime aggiunte, serie 300, con la distribuzione Caprotti data la loro maggiore onerosità di manutenzione<ref name="Mascherpa p.29"/>.
Le 640 sono state assegnate, nel corso degli anni, a vari depositi locomotive dell'[[Italia]] centro-settentrionale e centro-meridionale ma non più a sud di [[Salerno]]. I depositi che le hanno mantenute fino a tempi recenti sono stati quelli di [[Novara]], [[Alessandria]], [[Torino]], [[Cremona]], [[Verona]], [[Rimini]], [[Lecco]], [[Foligno]], [[Arona]], [[Mestre]] (in ordine di quantità al 31 dicembre [[1950]])<ref>{{Cita|Mascherpa, tabella:ripartizione delle 640 nei DL|p.29}}.</ref>.
==Caratteristiche==
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Il forno, la griglia e la superfici di riscaldamento e surriscaldamento sono anch'essi uguali a quelle della 625.<br />
I cilindri motori hanno il diametro di 540 mm e la corsa di 700 mm.<br />
La distribuzione del vapore ai cilindri è del tipo a stantuffo con leveraggio di comando [[Distribuzione Walschaerts|sistema Walschaerts]]. La macchina sviluppa uno sforzo di trazione massimo di 10.000 kg e allo spunto, in condizioni normali di [[aderenza]], pari a 6.290 kg; in marcia a 75 km/h lo sforzo di trazione sviluppabile in continuità è di 2.880 kg<ref name="ReferenceA">{{Cita|FS, L'Album dei tipi delle locomotive e automotrici|tav 105}}.</ref>.
La massa complessiva in assetto di servizio della locomotiva è di 54,5 t di cui 44 t di peso aderente. Il tender della massa di 35,3 t è in grado di trasportare 15 m³di [[acqua]] e 6 t di [[carbone]].
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*Locomotiva 640.003 assegnata al DRS Pistoia, in servizio ma attualmente in attesa di riparazioni.
* Locomotiva 640.004 conservata presso Museo Nazionale dei Trasporti, in attesa di restauro<ref>[http://www.afi-amiciferroviaitalia.com/eventi10/200310_LaSpezia_MNT.php ::: Afi - Amici Della Ferrovia Italia :::<!-- Titolo generato automaticamente -->].</ref>
*Locomotiva 640.008 non atta, esposta presso il museo Feralp di [[Bussoleno]].
*Locomotiva 640.019 condizioni non note, è esposta al Museo di Piana delle Orme (Latina) facente parte di un diorama in scala 1:1.
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