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''Levon Shant'' nacque come ''Levon Nahashbedian'', in seguito lo cambiò il nome in ''Levon Seghposian'' e infine in ''Levon Shant''. La sua opera intellettuale legata alla diaspora armena in Libano, lo portò a fondare la Hamazkayin National Cultural Foundation.
 
== Biografia ==
''Levon Shant'' nacqueNacque come ''Levon Nahashbedian'', in seguito lo cambiò il nome in ''Levon Seghposian'' e infine in ''Levon Shant''. La sua opera intellettuale legata alla diaspora armena in Libano, lo portò a fondare la Hamazkayin National Cultural Foundation. E' stato un membro permanente della [[Federazione Rivoluzionaria Armena]] e dell'omonimo comitato Shant Student Association legato allo stesso partito politico.
 
==La formazione==
E' stato un membro permanente della [[Federazione Rivoluzionaria Armena]] e dell'omonimo comitato Shant Student Association legato allo stesso partito politico.
Ha frequentato la scuola armena a ([[Uskudar]]) fino al [[1884]] e poi si è trasferito nel seminario Gevorgian a [[Echmiadzin]] dove rimase fino al [[1891]].
Tornato a [[Costantinopoli]] per insegnare e condurre la propria attività di scrittore. Con la sua prima opera letteraria fu accettato è stato accettato dal "Daily Hairenik" di quella città nel [[1891]].
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In seguito tornò a Costantinopoli, dove continuò a lavorare come insegnante.
Come autore, diventò famoso per i suoi drammi. E' stato uno dei vicepresidenti del Parlamento Armeno durante la Prima Repubblica e ha guidato una delegazione a Mosca nell'aprile del [[1920]] per negoziare con il regime comunista.
 
Ha lasciato l'Armenia dopo l'inizio del regime sovietico nel [[1921]] e si stabilì a [[Parigi]], in seguito al [[Cairo]], e, infine, a [[Beirut]].
==Maturità ed esilio==
Ha lasciatoLasciò l'Armenia dopo l'inizio del regime sovietico nel [[1921]] e si stabilì a [[Parigi]], in seguito al [[Cairo]], e, infine, a [[Beirut]].
E' stato uno dei fondatori dell' ''Associazione Culturale Hamazka'' al Cairo nel [[1928]]. L'anno successivo, egli fu il principale fondatore del Colleggio Nshan Palandji Djemar di [[Beirut]] che diresse dal [[1929]] fino alla morte.
Fu uno dei molti autori vietati durante il regime comunista in Armenia per le sue opinioni politiche, ma un suo volume di scritti teatrali fu eccezionalmente pubblicato in Unione Sovietica nel [[1968]], è considerato da molti come il più grande drammaturgo armeno. Levon Shant fu Tradotto in Italiano, tedesco, italiano, francese e russo.
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*«Ինկած բերդի իշխանուհին»
*«Կայսրը», 1916
*LevonL. Shant, ''Disegno per una nuova società'', Milano, S.I.E.C., 1965
 
==Saggi Critici==