George Washington: differenze tra le versioni
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|partito= [[Indipendente (politica)|Indipendente]]
|tendenza= [[Liberalismo classico]]
|mandato=30 aprile [[1789]]
|predecessore= ''Carica istituita''
|successore=[[John Adams]]
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|Unità =
|Reparto=
|Anni_di_servizio = 1752-1758, 1775
|Grado = [[Generale d'armata|Generale dell'esercito]]
|Ferite =
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|Nazionalità = statunitense
}}
Fu comandante in capo dell'[[Esercito continentale]] durante tutta la [[guerra di indipendenza americana]] ([[1775]]
Ha anche ricoperto la carica di presidente nel [[1787]] della Convenzione per la Costituzione.
== Biografia ==
==== Gioventù ====
[[File:Gwash map01.jpg|
George Washington nacque a [[Bridges Creek]]<ref>Marquis, A.N. Company. ''Who's Who In America'', vol. 1:Historical Volume (1607-1896), revised ed., Marquis, A.N. Company., 1967.</ref>, il 22 febbraio 1732,<ref>{{Cita web |url=http://www.cr.nps.gov/history/online_books/hh/26/hh26f.htm |titolo=George Washington Birthplace National Monument |editore=National Park Service |accesso=26 gennaio 2008}}</ref><ref>{{Cita web |titolo=Image of page from family Bible |url=http://gwpapers.virginia.edu/project/faq/bible.html |editore=Papers of George Washington |accesso=26 gennaio 2008}}</ref> in una famiglia abbastanza benestante. Il padre, Augustine Washington, originario della città [[Inghilterra|inglese]] di [[Sulgrave]] (un suo avo emigrò in [[Virginia]] nel [[1657]]), il quale aveva sposato in seconde nozze Mary Ball Washington, era un proprietario terriero che morì prematuramente quando George aveva soli 12 anni. Furono quindi la madre Mary Ball e il fratello Lawrence a provvedere all'educazione del giovane George Washington dopo la morte del padre, il quale fino ad allora si era preso l'onere di questo compito.<ref name="GEN WASHINGTON">Bell, William Gardner; COMMANDING GENERALS AND CHIEFS OF STAFF: 1775–2005; Portraits & Biographical Sketches of the United States Army's Senior Officer: 1983, CENTER OF MILITARY HISTORY; UNITED STATES ARMY; WASHINGTON, D.C.: ISBN 0-16-072376-0 : pp 52 & 66</ref>
Fino all'età di 15 anni Washington frequentò la scuola presso [[Williamsburg (Virginia)|Williamsburg]] dove ricevette una educazione di base. Ciò nonostante si dimostrò subito molto portato per le materie scientifiche, fatto che lo spinse probabilmente ad intraprendere gli studi di [[geometra]]. Dal 1749 in poi lavorò per un certo periodo come geometra nei pressi di Shenandoah in [[Pennsylvania]]. Del suo lavoro di geometra ci sono state tramandate alcune carte topografiche da lui compilate nel corso dei suoi lavori. Durante questo periodo Washington accumulò esperienze importanti per quanto riguarda l'organizzazione e l'interazione tra le persone, ma fece anche la conoscenza di persone influenti.
[[File:Sally Fairfax.jpg|
Tra queste si distinse la figlia del ricco terriero Fairfax, Sarah Cary Fairfax nota anche con il nome di Sally Fairfax, che non solo ebbe molta influenza su molte decisioni di Washington e sulla sua istruzione, ma che fu probabilmente la sua più intima amica per tutta la sua vita. Washington infatti non aveva goduto di una educazione particolarmente raffinata, fatto che gli procurò non pochi problemi negli ambienti dell'aristocrazia di quel tempo. Consapevole di questa pecca la famiglia Fairfax, che vedeva il giovane George come un membro della famiglia, investì molto nell'educazione di Washington spronandolo a cimentarsi con i testi dei [[Filosofia latina|filosofi latini]] e curando soprattutto la sua preparazione nelle materie umanistiche.
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=== La storia militare di Washington ===
[[File:GW-painting.jpg|
Con l'arrivo dalla madrepatria del generale [[Edward Braddock]], il giovane George Washington fu nominato aiutante di campo.<ref name="Bell, William Gardner 1983, p. 52 & 66">Bell, William Gardner; COMMANDING GENERALS AND CHIEFS OF STAFF: 1775–2005; Portraits & Biographical Sketches of the United States Army's Senior Officer: 1983, CENTER OF MILITARY HISTORY; UNITED STATES ARMY; WASHINGTON, D.C.: ISBN 0-16-072376-0 : p. 52 & 66</ref> Questa esperienza fu probabilmente fondamentale per Washington che iniziò qui a sentirsi come un "americano" e non un inglese, cittadino di una madrepatria lontana che non aveva mai neanche visto.
In uno scontro armato il generale Braddock fu ferito e l'assemblea della Virginia affidò a Washington la difesa della frontiera. Ottenne il grado di [[colonnello]] e a soli 23 anni aveva dunque già una notevole esperienza militare.<ref>On British attitudes see John Shy, ''Numerous and Armed: Reflections on the Military Struggle for American Independence'' (1990) p. 39; Douglas Edward Leach. ''Roots of Conflict: British Armed Forces and Colonial Americans, 1677–1763'' (1986) p. 106; and John Ferling. ''Setting the World Ablaze: Washington, Adams, Jefferson, and the American Revolution'' (2002) p. 65</ref> A cavallo tra il [[1753]] ed il [[1754]] fu successivamente incaricato dal vicegovernatore della [[Virginia]] [[Robert Dinwiddie]] a partecipare alla Ohio Company, una spedizione di miliziani che aveva come missione quella di contrastare l'espansione dei domini francesi nell'area dei [[Grandi Laghi (America)|grandi laghi]]. Dopo che questa iniziativa era clamorosamente fallita Dinwiddie lo mise al comando di una piccola unità di miliziani con il compito di controllare le attività dei francesi lungo la frontiera della Virginia. Durante quel periodo Washington fece erigere una serie di forti lungo la linea di confine. Nel maggio del 1754 l'unità di miliziani di Washington fu coinvolta nei pressi di [[Jumonville]] in uno scontro a fuoco con dei soldati francesi<ref>Fred Anderson, ''Crucible of War'' (Vintage Books, 2001), p. 6.</ref> e in quella occasione un ufficiale francese fu ucciso. Nonostante la vittoria iniziale il forte nel quale si trovava Washington fu assediato dai francesi e i miliziani furono costretti ad arrendersi e ad evacuare il forte, che passò dunque in mano francese. Tale evento fu quindi anche la causa della guerra tra la [[Francia]] e le [[Tredici colonie|Colonie inglesi in America]], nota non solo come guerra dei sette anni, ma anche con il nome di [[guerra franco-indiana]] che durò dal [[1756]] fino al [[1763]].
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==== Il periodo tra le due guerre ====
[[File:Martha Washington colour.jpg|
Finita la guerra con la [[Francia]] il giovane George tornò a Mount Vernon dove si dedicò nuovamente ai suoi interessi. Durante questo periodo si fidanzò ben due volte prima di conoscere la futura moglie Martha Dandridge Custis, vedova di un uomo facoltoso morto qualche anno addietro. Se pure Martha Dandridge Custis non fosse stata una donna attraente, certamente il suo patrimonio che fu successivamente stimato avere un valore di 100.000$<ref>Corbin, John: The Unknown Washington, New York 1930</ref> (all'epoca il [[Dollaro statunitense|dollaro]] non esisteva ancora) deve aver avuto un ruolo importante, come devono aver avuto un ruolo importante le pressioni che esercitò Sally Fairfax affinché questo matrimonio si celebrasse. Fu infine proprio Sally a commissionare i restauri alla tenuta di Mount Vernon dove la coppia si sarebbe poi trasferita. Da alcune lettere inviate da Washington a Sally Fairfax sappiamo che più volte era stato sul punto di rompere il fidanzamento, ma che probabilmente Sally lo aveva dissuaso dal farlo.
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==== La guerra di indipendenza ====
{{vedi anche|Guerra di indipendenza americana}}
[[File:Washington Crossing the Delaware by Emanuel Leutze, MMA-NYC, 1851.jpg|
Eletto nel Parlamento della Virginia, conobbe fra gli altri [[Thomas Jefferson]] e udì i dibattiti sulle divergenze fra [[Gran Bretagna]] e colonie d'oltremare. Nel [[1774]], dopo i [[Boston Tea Party|drammatici fatti]] del porto di [[Boston]], Washington fu nominato dal governatore del [[Maryland]] Thomas Jefferson deputato del congresso continentale e l'anno seguente (il 15 giugno [[1775]]), su richiesta dello stesso presidente del [[Secondo congresso continentale|congresso continentale]] [[John Hancock]], fu nominato comandante supremo delle forze indipendentiste.<ref>dtv-Atlas Weltgeschichte "Band 2 Von der Französischen Revolution bis zur Gegenwart" p.291</ref>
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Dopo aver assunto il comando dell'esercito continentale nel luglio del [[1775]], dovette affrontare il problema di una cronica carenza di polvere da sparo, che rischiò di mettere in serie difficoltà il suo esercito. Dopo aver richiesto lo stanziamento di nuovi fondi al congresso, furono effettuati alcuni attacchi ad arsenali inglesi, alcuni dei quali situati anche nei [[Caraibi]]. In seguito a partire dal [[1776]] gran parte della polvere da sparo utilizzata dai coloni americani contro gli inglesi provenne dalla Francia.<ref>Orlando W. Stephenson, "The Supply of Gunpowder in 1776," ''American Historical Review'', Vol. 30, No. 2 (January 1925), pp. 271–281 in JSTOR</ref>
[[File:Washington and Lafayette.jpg|
Per quanto riguarda la scelta del suo staff e delle persone che lo assistevano George Washington era particolarmente pignolo. Da quanto riferito, pretendeva dalle persone che lo circondavano grande autocontrollo e grande disciplina, anche se in caso di necessità non esitava a ricorrere all'aiuto di persone quali il generale prussiano [[Friedrich Wilhelm von Steuben]], [[Richard Gridley]], [[Horatio Gates]] o [[Artemas Ward]], che dal suo punto di vista per un motivo o per l'altro non vantavano queste qualità.
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==== La Convenzione di Philadelphia ====
{{vedi anche|Convenzione di Filadelfia}}
[[File:Scene at the Signing of the Constitution of the United States.jpg|
Dal maggio del [[1787]] fino al settembre dello stesso anno si riunì il congresso continentale a [[Filadelfia (Stati Uniti d'America)|Filadelfia]] e tra i 54 deputati che vi parteciparono c'era anche George Washington, che ben presto ricoprì la carica di presidente del congresso. Nonostante Washington, per consuetudine, data la veste di presidente del congresso non prendesse posizione nei dibattiti, fu uno dei maggiori fautori di un potere esecutivo forte e di un sistema politico basato su due schieramenti.
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|StileUltima =
}}
[[File:Federal hall02.jpg|
Dopo la ratifica della costituzione americana da parte di tutti i tredici stati federali, il [[collegio Elettorale degli Stati Uniti d'America]] avviò la procedura per la prima elezione del presidente. Il 4 febbraio [[1789]] George Washington divenne così il primo [[presidente degli Stati Uniti d'America]] e fu l'unico nella [[storia degli Stati Uniti]] ad essere eletto senza un unico voto contrario. Dopo essere stato confermato dal senato come nuovo presidente, Washington si recò a [[New York]], presso la [[Federal Hall]]<ref>Michael de la Bedoyere, George Washington, Weimar 1950, p. 260</ref>, dove gli vennero conferiti ufficialmente i poteri di presidente degli Stati Uniti ed il 30 aprile [[1789]], otto giorni dopo la conferma del senato, prestò il [[giuramento]] sul balcone della Federal Hall.<ref name="Morison">{{Cita libro|cognome=Morison|nome=Samuel Eliot|titolo=The Oxford History of the American People, Vol. 2|editore=Meridian|anno=1972|capitolo=Washington's First Administration: 1789–1793}}</ref>
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=== Gli anni dopo il ritiro dalla scena politica ===
==== Vita privata ====
[[File:Washington farmer.jpg|
Al riguardo della sua vita privata non c'è molto da dire in quanto tutti gli anni più importanti della sua vita, Washington li dedicò al servizio alla nazione, lasciando poco tempo per la sua vita privata. Ciò nonostante su alcune vicende che lo riguardano circolano degli interessanti aneddoti.
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==== Gli ultimi anni di vita ====
[[File:Washington Tomb.jpg|
Ritiratosi a Mount Vernon dopo aver abbandonato la scena pubblica definitivamente, George Washington morì nel dicembre [[1799]]. Il 12 dicembre Washington fece una lunga ed estenuante ispezione alla sua fattoria nonostante le pessime condizioni meteorologiche di quei giorni, rimanendo esposto per molte ore al freddo e ad una pioggia ghiacciata. Rientrato a casa solo in tarda serata non cambiò neanche i suoi abiti fradici prima di cenare. Il giorno successivo Washington si svegliò con i sintomi di una forte [[influenza]] e con la febbre alta. La [[laringite acuta|laringite]] che ne conseguì ed il peggioramento delle sue condizioni nei giorni successivi ne causarono la morte. La sera del 14 dicembre Washington morì in presenza del suo medico curante James Craik e del suo segretario personale Tobias Lear V.
Riga 277:
==== Dopo la morte di Washington ====
[[File:George Washington dollar.jpg|
George Washington non ebbe mai la fortuna di vedere la nuova capitale della neo fondata nazione che avrebbe in seguito portato il suo nome. Ciò nonostante lo stesso Washington influenzò inconsapevolmente in modo decisivo la scelta di dove erigere la nuova capitale. Fino al [[1790]] era stata New York la capitale degli Stati Uniti per poi divenire nuovamente Filadelfia. Quando si tentò di prendere una decisione definitiva su quale città dovesse divenire la capitale, a causa dei forti interessi economici in gioco si creò un contenzioso di tali proporzioni tra i singoli stati che si giunse ad una paralisi decisionale. In tale situazione di completa stasi poteva quindi succedere che tra un trasferimento e l'altro di tutti gli uffici amministrativi, a causa dei continui cambiamenti e delle continue incertezze, alcuni uffici rimanessero nella città nella quale si trovavano, mentre gli altri venissero spostati a centinaia di chilometri di distanza, ostacolando lo svolgimento delle pratiche amministrative.
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== Ideali e convinzioni ==
=== L'opinione di Washington riguardo alla schiavitù ===
[[File:Mtvernon1.jpg|
Come molti dei padri fondatori e come innumerevoli ricchi proprietari terrieri anche Washington possedeva molti [[schiavo|schiavi]]. Washington acquisì i suoi primi schiavi all'età di undici anni<ref>{{Cita libro |titolo=George Washington and Slavery |cognome=Hirschfeld |nome=Fritz |anno=1997 |editore=University of Missouri Press |isbn=978-0-8262-1135-4 |pagine=11 }}</ref> e nel corso della sua vita arrivò a possedere fino a 316 schiavi, ai quali si aggiungevano 40 schiavi che aveva affittato ed ulteriori 153 schiavi di proprietà di sua moglie che se pure non appartenessero a lui, erano di fatto sotto il suo controllo. Come avveniva di consuetudine su tutte le piantagioni della Virginia gli schiavi dovevano lavorare dall'alba fino al tramonto e venivano alloggiati in abitazioni in precarie condizioni. Diverse furono le impressioni che ebbero i visitatori che giunsero a Mount Vernon nel corso degli anni. Secondo alcuni Washington era uno dei proprietari più severi di tutta la zona, mentre secondo altri egli trattava gli schiavi quasi al pari con i suoi concittadini."<ref>Number of slaves: Henry Wiencek, ''An Imperfect God: George Washington, His Slaves, and the Creation of America'', p. 46; Ellis, pp. 262–63. Quotes from visitors to Mount Vernon: Ferling, p. 476.</ref>
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