UniCredit: differenze tra le versioni
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Il 5 aprile [[2006]], presenti [[Kazimierz Marcinkiewicz]] e l'amministratore delegato di Unicredit [[Alessandro Profumo]], è stato firmato un accordo tra Unicredit e il Ministero del Tesoro polacco che prevede la vendita di 200 dei 480 sportelli di Bph, l'integrazione dei rimanenti nella rete di Pekao e l'impegno a non ridurre il personale delle due banche fino al 31 marzo [[2008]]. Per convalidare l'accordo manca ancora <!-- ANCORA OGGI ? !--> il nulla osta della Commissione di Supervisione bancaria (Knb). L'indagine della [[Commissione Europea]] è ancora in corso.
<!-- ANCORA OGGI ? !--> <!-- ruolo di Unicredit nello scandalo [[Parmalat]]-->
La fusione con HVB ebbe effetti anche in Croazia: in tal modo, Unicredit si trovava in possesso di Zagrebačka banka (acquisita nel 2002 insieme ad [[Allianz]]) e in maniera indiretta di Splitska banka (già acquistata da Unicredit a fine anni '90 e poi rivenduta proprio a Bank Austria Creditanstalt, poi rilevata da HVB, per evitare problemi antitrust dovuti al possesso della maggiore banca croata), primo e terzo tra gli istituti bancari del paese. La controllata austriaca vendette nel 2006 la banca dalmata a [[Société Générale]]. L'incorporazione in Zagrebačka Banka della CRTrieste Banka d.d. di Zagabria (già controllata della Cassa di Risparmio di Trieste) completa lo scenario croato.
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