Storia di Torino: differenze tra le versioni

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===La [[peste]]===
Nel [[1630]], scoppiò una violentissima epidemia di peste, che decimò la città. L'epidemia fu ben peggiore di quella che colpì la città nel [[1599]]; nei giorni peggiori si raggiunsero, a detta dei cronisti dell'epoca, anche i 200 decessi al giorno. I moribondi furono ospitati nei lazzaretti di [[Borgo Dora]] e [[Madonna di Campagna (Torino)|Madonna di Campagna]], mentre la Corte si trasferì a [[Cherasco]], lasciando la città in mano al sindaco [[Giovanni Francesco Bellezia]], che si distinse per i soccorsi ai malati. L'[[peste|epidemia]] terminò soltanto l'anno dopo, mentre l'instabilità politica sfociò in una [[Guerra civile piemontese|guerra civile]], che coinvolse i fedeli a [[Cristina di Borbone-Francia|Madama Cristina di Borbone-Francia]] contro i fedeli al [[Tommaso Francesco di Savoia|principe di Carignano]] e al cardinale Maurizio, entrambi alleati della [[Spagna]].
==== La guerra civile ====
[[File:Historia di Torino e li stati di Casa Savoia.JPG|sinistra|miniatura|Frontespizio del volume di [[Giovanni Andrea Pauletti]] del [[1676]] dedicato alla Storia di Torino e degli Stati della Casa Savoia]]
Nel [[1637]] morì, a Vercelli, il duca [[Vittorio Amedeo I di Savoia|Vittorio Amedeo I]] lasciando lo stato al figlio [[Francesco Giacinto di Savoia|Francesco Giacinto]], di pochi anni; la reggenza assunta da [[Cristina di Borbone-Francia]], consorte del defunto duca e sorella del re di Francia, venne contestata dai fratelli del duca scomparso: i principi [[Maurizio di Savoia|Maurizio]] e [[Tommaso Francesco di Savoia|Tomaso]].