Macrocosmo e microcosmo: differenze tra le versioni

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L'utilizzo di questi due termini serve a chiarificare, sul piano filosofico, il tipo di relazione intercorrente tra l'[[Uno (filosofia)|Uno]] e i [[molteplice|molti]], che non è di semplice [[alterità]] o diversità, cioè di differenza ''quantitativa'', ma di sostanziale [[Identità (filosofia)|identità]], vigendo un'[[analogia (filosofia)|analogia]] ''qualitativa'' tra il macrocosmo, contenente in sé ogni parte, e il microcosmo, che a sua volta contiene in piccolo il tutto.
 
In tal modo il sapiente, il filosofo, o lo scienziato, possono basarsi su un modello esplicativo unitario del sapere, valido a tutti i livelli: la filosofia ermetica, ad esempio, poteva fare dell'[[condizione umana|uomo]] il microcosmo, mentre l'[[universo]] definiva il macrocosmo.<ref>Ugo Cisaria, ''Dizionario kremmerziano dei termini ermetici'', p. 404, Mediterranee, 1977.</ref>
 
==Sapienza occidentale==