Incuso: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Eckhel 1.jpg|thumb|lRight| Sibari: Statere. * D/ Toro che guarda dietro, ΣΥ retrogrado in caratteri arcaici in esergo; * R/ idem in incuso. ]]
Si indica con questa espressione una particolare monetazione di alcune città dell'Italia meridionale. Queste monete presentavano al [[rovescio (moneta)|rovescio]], in incuso, una immagine stilizzata simile a quella del [[dritto]]. Il significato di questo tipo di coniazione non è chiarito. Le monete sono state battute tra il [[VI secolo a.C.|VI]] ed il [[V secolo a.C.]] per lo più da città della costa ionica o da colonie fondate da queste. Gli studi più recenti collocano l'inizio della monetazione incusa a Sybaris attorno al 530 a.C., quindi ammettono nuovamente un collegamento delle monete incuse con le loro origini micrasiatiche nella Lidia di Creso e, soprattutto, con l'arrivo di Pitagora in Italia (F. Barritta, B. Carroccio, ''Ritmi di coniazione e storia: elementi per una riconsiderazione della moneta incusa a Sybaris e nel suo "impero"'' , in "Numismatica e Antichità Classiche", Vol. XXXV, p. 53-81: 4 pls., Lugano 2006 <ref>http://www.antikenmuseumbasel.ch/cgi-bin/baseportal.pl?htx=/antikenmuseum/q_a/q_a_detail&cmd=all&Id==758</ref>).
 
 
 
Le città più rilevanti sono: