Conone: differenze tra le versioni
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==Biografia==
=== Primi incarichi ===
Nulla è noto della sua infanzia e della sua giovinezza; la sua carriera militare e politica cominciò durante la [[guerra del Peloponneso]] quando, nel [[414 a.C.|414]] e [[413 a.C.]], fu a capo della flotta di stanza a Naupatto, nel golfo di Corinto<ref>{{Cita|Tucidide|VII, 31|Tucidide}}</ref>.
Nel [[410 a.C.]] fu eletto stratego con l'incarico di proteggere gli interessi ateniesi a [[Corcira]], travagliata da una continua guerra civile<ref>{{Cita|Diodoro|XIII, 48|Diodoro}}</ref>.
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Nell'estate del [[395 a.C.|395]], fece un viaggio alla corte persiana dove, attraverso il [[chiliarca]], comandante della guardia imperiale persiana, [[Titrauste]], ottenne danaro in quantità e [[Farnabazo II|Farnabazo]] come collega<ref name=N3>{{Cita|Nepote|3|Nepote}}.</ref><ref>{{Cita|Diodoro|XIV, 81|Diodoro}}.</ref><ref>{{Cita|Giustino|VI, 2|Giustino}}.</ref>.
Quindi, insieme al satrapo Farnabazo, nell'agosto del [[394 a.C.|394]] salpò di nuovo e si scontrò con l'ammiraglio spartano [[Pisandro di Sparta|Pisandro]] presso [[Cnido]], sulla costa della [[Caria]], dove [[Battaglia di Cnido|lo sconfisse]]<ref name=N4/><ref>{{Cita|Senofonte|IV, 3|Senofonte}}</ref
Dopo la vittoria, Conone, praticamente senza colpo ferire, fu in grado di espellere tutte le guarnigioni e i magistrati spartani imposti da Lisandro, distruggendo in pratica l'egemonia spartana<ref>{{Cita|Senofonte|IV, 8|Senofonte}}.</ref><ref>{{Cita|Diodoro|XIV, 84|Diodoro}}.</ref>.
L'anno seguente, una volta ottenuti forti contributi dalle città dell'Ellesponto, sempre insieme a Farnabazo, mosse verso le coste del [[Peloponneso]], le devastò e riuscì a stabilire una guarnigione sull'isola di Citera, di fronte alle coste della Laconia.
Dopo ciò si recò ad Atene dove fu ricevuto con onori e giubilo dei suoi concittadini e dove, provvisto di denari da Farnabazo, si adoperò per la ricostruzione [[Lunghe mura]] di Atene<ref>{{Cita|Senofonte|IV, 8.7|Senofonte}}.</ref><ref name=D84-5>{{Cita|Diodoro|XIV, 84-85|Diodoro}}.</ref>.
Gli Spartani cercarono allora di giungere a trattative col governatore persiano [[Tiribazo]], presso il quale denunciarono il comportamento di Conone, che con il denaro persiano ricostruiva le mura di Atene e segretamente mirava a sottrarre la Ionia e le città eoliche in Asia Minore al Gran Re: quando Conone si recò presso di lui per giustificarsi, Tiribazo lo fece imprigionare a [[Sardi (città)|Sardi]]<ref name=
=== Morte ===
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