Pompeo Trogo: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Pompeo Trogo,
=== Opere ===
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==== ''Historiae Philippicae'' ====
La sua opera principale
L'opera è una storia dell'oriente che ha come perno la dinastia macedone, infatti il titolo rimanda a [[Filippo II di Macedonia]] fondatore della dinastia macedone. Nei primi 6 libri viene fatta una [[storia della Grecia]] e dell'[[Asia]], poi ci si sofferma su Filippo di Macedonia e suo figlio [[Alessandro Magno]] (libri
Gli eroi di Pompeo Trogo sono Filippo ed Alessandro, ma anche Pirro, [[Annibale]] e Mitridate. Trogo rivendica alla [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] e all'Oriente un ruolo di primo piano nella storia antica, poiché era la parte dell'[[Impero Romano|Impero]] economicamente e culturalmente più evoluta. Lo storico cerca di sminuire l'importanza egemonica di Roma, lasciando intravedere un senso di sfiducia nella direzione politica dell'Urbe proprio quando essa appariva più forte e più saggia, svalutandone l'imperialismo. Il mito di Roma trionfante di [[Tito Livio]] in Trogo è visto con occhio disincantato
Le fonti che usa Pompeo Trogo sono greche, dagli
===''De animalibus''===
A parte l'opera storiografica, Trogo si sarebbe interessato anche di zoologia, componendo un ''De animalibus'', utilizzato da [[Plinio il Vecchio]]<ref>VII 3; X 51; XI 94; XI 114 (unico frammento testuale); XVII 9; XXXI 47; altri due frammenti rispettivamente in [[Carisio]], I 79 ed in [[Servio]], ad Eneid., VI 783.</ref>, dal quale emerge come l'autore narbonese seguì pedissequamente [[Aristotele]]: del resto, l'attenzione alle digressioni emergeva anche nelle ''Historiae'', a giudicare dal compendio di Giustino.
==Note==
▲Nei primi 6 libri viene fatta una [[storia della Grecia]] e dell'[[Asia]], poi ci si sofferma su Filippo di Macedonia e suo figlio [[Alessandro Magno]] (libri 7-12). Notevole interesse rivestono poi tutti i rapporti della Grecia con [[Roma]]: le guerre contro [[Pirro]], [[Filippo V di Macedonia]], [[Perseo di Macedonia|Perseo]], [[Mitridate]] e i [[Parti]]. Parte importante rivestono anche gli ebrei, da lui detti "Giudei", come in tutta la letteratura antica, di cui traccia le origini ed i rapporti con Roma. Alla capitale dell'impero sono dedicati solo 2 libri su 44, ma bisogna vedere quanto, in questa riduzione, fu opera di Giustino e quanto opera dello stesso Pompeo Trogo.
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==Bibliografia==
▲Gli eroi di Pompeo Trogo sono Filippo ed Alessandro, ma anche Pirro, [[Annibale]] e Mitridate. Trogo rivendica alla [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] e all'Oriente un ruolo di primo piano nella storia antica, poiché era la parte dell'[[Impero Romano|Impero]] economicamente e culturalmente più evoluta. Lo storico cerca di sminuire l'importanza egemonica di Roma, lasciando intravedere un senso di sfiducia nella direzione politica dell'Urbe proprio quando essa appariva più forte e più saggia, svalutandone l'imperialismo. Il mito di Roma trionfante di [[Tito Livio]] in Trogo è visto con occhio disincantato. Infatti Pompeo Trogo è stato l'unico a non vedere tutta la Storia in funzione di Roma. La sua narrazione è molto tendente al patetico, con iperboli ripetizioni ed [[anafora (figura retorica)|anafore]] in quantità. Preferisce il discorso indiretto, come Cesare, e disdegna quello diretto, più proprio di Livio.
* Pompei Trogi, ''Fragmenta'', collegit O. Seel, Leipzig 1956.
* J. Yardley, ''Justin and Pompeius Trogus: A Study of the Language of Justin's Epitome of Trogus'', Toronto 2003
▲Le fonti che usa Pompeo Trogo sono greche, dagli ellenisti [[Duride di Samo|Duride]] e [[Filarco di Atene|Filarco]] fino al contemporaneo [[Timagene]] autore delle ''Storie Filippiche'' , famoso per le sue posizioni anti romane.
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