Max Huber (designer): differenze tra le versioni
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Inizia come incisore, studiando alla Kunstgewerbeschule di [[Zurigo]], ma subito si indirizza, grazie ai celebri fotografi svizzeri [[Werner Bischof]] e Alfred Willimann verso una cultura visiva di stampo contemporaneo, influenzata dai movimenti d'avanguardia dell'epoca (tra cui il [[futurismo]] russo).
Nel 1939 viene chiamato a collaborare all'industria grafica Conzett & Huber. Qui incontra [[Max Bill]] e [[Hans Neuburg]].
Nel [[1940]] si stabilisce a [[Milano]], e collabora con la realtà grafica più importante dell'epoca, lo [[studio Boggeri]], studiando contemporaneamente all'[[Accademia di Brera]] e entrando in contatto con designers quali [[Bruno Munari]] e [[Lica Steiner|Lica]] e [[Albe Steiner]].
Dopo una parentesi in [[Svizzera]] ([[1941]]-[[1945]]), dove lavora per la rivista ''Du'' e prende parte all’''Allianz'' (artisti d'arte astratta), torna in Italia e inizia la collaborazione con [[Giulio Einaudi]], che lo incarica di rinnovare tutta la grafica della casa editrice torinese.
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