Cilla Back: differenze tra le versioni

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''“Una nomade si riconosce dalle tracce che si lascia dietro dopo il suo passaggio. Cilla Veronica Back è una sorta di nomade del teatro europeo, senza legami stringenti con alcun teatro, con nessuna area culturale o modelli predeterminati."''<ref name=":0">{{Cita news|autore = Hedda Kage|titolo = Cilla Veronica Back. Das Weite suchen...|pubblicazione = Klein, aber fein - Finnisches Theater|data = 2009|lingua = Tedesco|url = https://www.yumpu.com/de/document/view/21093768/2-klein-aber-fein/12}}</ref> (Hedda Kage)
 
All'età di 19 anni si trasferisce in Italia. Dapprima a Perugia dove studia Storia del Teatro, Scenografia e Psicologia dell’etàdell'età evolutiva<ref name=":0" />. In seguito si sposta a Milano e, una volta superato l’esame di ammissione alla [[Scuola d'arte drammatica Paolo Grassi|Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi]], frequenta il corso di regia. Si diploma come regista teatrale nel 1996<ref>{{Cita news|autore = Magda Poli|titolo = Strindberg, esame di regista|pubblicazione = Corriere della Sera|data = 16/01/1996|nome = }}</ref>, debuttando per l’esamel'esame da regista al Teatro Verdi di Milano con la rappresentazione de ''[[La signorina Julie|La signorina Giulia]] (Fröken Julie) di [[August Strindberg]]''.
 
Da allora Cilla Back svolge attività di regia e di insegnamento<ref name=":0" />. Oltre a dirigere le sue produzioni, realizza i costumi di scena dei suoi spettacoli e, quando può, si fa carico anche delle scenografie, della selezione e montaggio delle musiche<ref name=":1">{{Cita web|autore = |url = http://t7.uta.fi/en/current/news.php?cat=1&item=198|titolo = HILDA at The F.I.N.D.-festival in Berlin|accesso = |editore = |data = 02/02/2011}}</ref><ref name=":0" />.
 
== Percorso artistico ==
Le sue opere teatrali sono state rappresentate in diversi paesi europei<ref>{{Cita web|autore = Fadrina Arpagaus|url = https://theaterbaselschauspiel.wordpress.com/2011/02/10/enron-ist-babylon/|titolo = Enron ist Babylon|accesso = |editore = |data = }}</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://t7.uta.fi/en/current/news.php?cat=1&item=202|titolo = Cilla Back - "What I'm interested in: I take a person, I put her on the table and I tear her up"|accesso = |editore = |data = 12/02/2011}}</ref><ref>{{Cita web|autore = Theater Basel|url = https://www.art-tv.ch/7220-0-Theater-Basel-Enron.html|titolo = Theater Basel {{!}} Enron|accesso = |editore = |data = }}</ref><ref>{{Cita web|autore = Teatro Schauspielhaus Bochum|url = http://www.schauspielhausbochum.de/spielplan/yerma/|titolo = Yerma|accesso = |editore = |data = 04/2012}}</ref>, Cilla Back è infatti una dei pochi registi del teatro finlandese attivi e affermati anche all’esteroall'estero<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|autore = Theater Heidelberg|url = http://www.theaterheidelberg.de/personen/cilla-back/|titolo = Enron e These little town blues are melting away|accesso = |editore = |data = }}</ref><ref name=":2">{{Cita web|autore = Stephan Reuter|url = http://bazonline.ch/30357421/print.html|titolo = Geld, Gier, guter Glaube|accesso = |editore = Basler Zeitug|data = 12/02/2011}}</ref>. Spesso è ospite di festival teatrali in Finlandia, Svezia, Italia, Russia, Germania e Francia. Tra i teatri europei dove ha realizzato spettacoli teatrali vi sono la [[Schaubühne]] Am Lehniner Platz<ref>{{Cita web|autore = Schaubühne Am Lehniner Platz|url = http://heimat.de/home/schaubuehne/FIND2011_DEUTSCH.pdf|titolo = Festival Internationale Neue Dramatik|accesso = |editore = |data = 2011}}</ref> di [[Berlino]], il teatro della Schauspielhaus<ref>{{Cita web|autore = |url = www.schauspielhausbochum.de/spielplan/yerma/cilla-back/|titolo = Yerma|accesso = |editore = |data = }}</ref> di [[Bochum]], il Theater Basel<ref>{{Cita web|autore = Claude Bühler|url = http://www.onlinereports.ch/Claude_Buehler_Premiere_am_Theater_Basel.142+M5a695a7be3f.0.html|titolo = Premiere am Theater Basel - Enron|accesso = |editore = Online Reports.ch|data = 11/02/2011}}</ref> di [[Basilea]], il Det Norske Teatret<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.detnorsketeatret.no/wp-content/uploads/2014/10/Melding_2008.pdf|titolo = Yvonne|accesso = |editore = |data = }}</ref> di [[Oslo]], il prestigioso Finnish National Theater<ref>{{Cita web|url = http://ibsen.nb.no/id/109342.0|titolo = Ibsen.nb.no|accesso = 2016-02-03|sito = ibsen.nb.no}}</ref> di [[Helsinki]], lo Swedish National Theater di [[Stoccolma]], il Theater Heidelberg<ref>{{Cita web|nome = Theater und Orchester|cognome = Heidelberg|url = http://www.theaterheidelberg.de/produktion/these-little-town-blues-are-melting-away/|titolo = These little town blues are melting away|accesso = 2016-02-03|sito = www.theaterheidelberg.de}}</ref> di [[Heidelberg]] e la Fundacao [[Centro Cultural de Belém]]<ref>{{Cita web|cognome = Público|url = http://lazer.publico.pt/pecasdeteatro/277933_hilda|titolo = Hilda|accesso = 2016-02-03|sito = Guia do Lazer}}</ref> di [[Lisbona]].
 
== Influenze e stile di regia ==
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Il gesto è sia un medium dei sentimenti profondi dell’animo umano, sia un suo prodotto/risultato. La gestualità e il gesto sono esternalizzazione di stati psichici preesistenti: emozioni, reazioni, impeti e pensieri. Ma questa esternalizzazione non è soltanto comunicazione dell’anima con gli altri esseri umani attraverso un atto esteriore del corpo. Esiste infatti una sorta di psicologia atavica che predispone una serie di equivalenti tra emozioni profonde e gestualità umana. In questo senso il gesto è anche il prodotto, cosciente o subito, dell’animo umano<ref>{{Cita libro|autore = Patrice Pavis|titolo = Dictionary of the Theatre: Terms, Concepts, and Analysis|anno = 1999|editore = Toronto University|città = Toronto|p = |pp = 160 - 165|ISBN = 978-0802081636}}</ref>.
 
L’archeologiaL'archeologia dell’umanodell'umano di Back è dunque interessata agli stati profondi della mente e della coscienza degli esseri umani, all’impetoall'impeto e agli stati turbolenti dell’animodell'animo, perché vuole indagare ciò che sta alla base delle azioni o delle parole che appaiono manifeste ed evidenti.
 
Il palcoscenico diventa così uno spazio di elaborazione simbolica e condizione fondante del suo lavoro teatrale. In cui l’“l'“ antirealismo espressivo” interroga e mette in discussione le convenzioni teatrali, ma senza troppo timore di tradire le aspettative più tradizionali<ref name=":0" />.
 
Cilla Back ricorda la funzione catartica del teatro, e osserva che la catarsi è un processo doloroso. Infatti quando le chiedono se il teatro deve occuparsi del tema del morboso e del patologico, della malattia e della follia; risponde che malattia e follia sono parole che non le piacciono. Piuttosto preferisce usare la parola italiana “ferita”. Questo perché i drammi si basano sul conflitto e un conflitto lascia sempre sul corpo una ferita e una cicatrice<ref name=":3" />.